992
Fashion Jobs
MICHAEL PAGE ITALIA
Retail Training Manager Brand di Abbigliamento Milano
Tempo Indeterminato · MILAN
SANDRO
Sales Supervisor - Firenze
Tempo Indeterminato · FLORENCE
S.A. STUDIO SANTAGOSTINO SRL
Wholesale Area Sales Manager Triveneto e Lombardia – Settore Fashion
Tempo Indeterminato · MILANO
RANDSTAD ITALIA
Retail Buyer
Tempo Indeterminato · PARABIAGO
THE NORTH FACE
Wholesale Customer Service Representative - The North Face
Tempo Indeterminato ·
NYKY SRL
Impiegata Customer Service Estero/Italia
Tempo Indeterminato · SILEA
RANDSTAD ITALIA
Area Sales Manager
Tempo Indeterminato · MILANO
FALC SPA
Sales & Marketing
Tempo Indeterminato · MILANO
GIORGIO ARMANI S.P.A.
Junior HR Business Partner
Tempo Indeterminato · MILAN
VERSACE
Stock Controller
Tempo Indeterminato ·
TALLY WEIJL
Accounting Manager
Tempo Indeterminato · MILANO
GI GROUP SPA - DIVISIONE FASHION & LUXURY
Financial/Retail Controller Con Inglese
Tempo Indeterminato · MILANO
GI GROUP SPA - DIVISIONE FASHION & LUXURY
Responsabile di Zona – Settore Hair Care
Tempo Indeterminato · VEGGIANO
RANDSTAD ITALIA
Tecnico Industrializzazione Materie (Pelli e Tessuti) - Shoes
Tempo Indeterminato · FIRENZE
RANDSTAD ITALIA
Design Showroom Manager - Paris
Tempo Indeterminato · PARIGI
SMITH-PETERSEN SRL
Showroom And Product PR Account
Tempo Indeterminato · MILANO
MICHAEL PAGE ITALIA
Sales Director Per Noto Brand Tecnico Sportivo Milano
Tempo Indeterminato · MILAN
TALLY WEIJL
Retail Expansion Manager (With Finance Accountabilities)
Tempo Indeterminato · MILANO
MICHAEL KORS
Sales Supervisor, Bergamo (Orio al Serio) - Part Time 32h
Tempo Indeterminato ·
MALIPARMI
Responsabile Customer Service
Tempo Indeterminato · ALBIGNASEGO
SKECHERS
Customer Service Representative Categoria Protetta
Tempo Indeterminato · VIMERCATE
HIDE&JACK
Customer Service - Production & Logistics Service
Tempo Indeterminato · TREBASELEGHE
Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
6 dic 2019
Tempo di lettura
2 minuti
Scarica
Scaricare l'articolo
Stampa
Dimensione del testo

SMCP, in sofferenza a Hong Kong, pubblica il suo primo profit warning

Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
6 dic 2019

SMCP non raggiungerà il livello di redditività sperato nel 2019. Questo è quanto annunciato il 6 dicembre dal gruppo che comprende i marchi Maje, Sandro, Claudie Pierlot, e adesso De Fursac, dopo la finalizzazione dell’acquisto del marchio di abbigliamento maschile lo scorso settembre. Mentre l’obiettivo di fatturato resta invariato, le previsioni di Ebitda sono diminuite, tanto da scendere tra il 15,5% e il 16%, invece del 16,9% dell’esercizio precedente.

Campagna Autunno-Inverno 2019/20 - Claudie Pierlot


Dal debutto della sua quotazione alla Borsa di Parigi due anni fa, questo è il primo profit warning del gruppo SMCP, posseduto in maggioranza dal colosso cinese Shandong Ruyi, che ha anch’esso fatto notizia in questi giorni per alcuni problemi di liquidità dopo il declassamento del suo rating di credito.
 
Questa diminuzione dell'Ebitda, e dunque della redditività del gruppo, non comprende gli effetti dell’integrazione della maison De Fursac. Allora quali ne sono le cause? In primo luogo, il gruppo francese ricorda la situazione a Hong Kong, il primo mercato asiatico su cui si è distribuito nel 2011.

Con 28 punti vendita in loco (boutique e corner compresi) dei suoi tre marchi Sandro, Maje e Claudie Pierlot, le vendite dello specialista del lusso accessibile hanno sofferto per le proteste e le manifestazioni che si sono svolte dalla scorsa primavera, facendo ridurre significativamente le presenze nei negozi. SMCP, come molti altri marchi, ha anche dovuto chiudere a più riprese i suoi punti vendita come prevenzione degli scontri a margine di queste mobilitazioni per la difesa della sovranità di Hong Kong.
 
Di conseguenza, per rimediare ai costi generati dalla situazione di instabilità di quel mercato, il gruppo riferisce di modifiche alla sua rete di negozi, senza specificare se si tratterà di chiusure definitive e per quale politica strategica.
 
Ma questo non è l'unico fattore di revisione al ribasso del margine dell'Ebitda per il 2019. Il brand Claudie Pierlot ha infatti deluso in questo esercizio, come già annunciato per i primi nove mesi, con difficoltà soprattutto nelle categorie di prodotti più attese in estate, come gli abiti. La crescita delle vendite del marchio ha dunque subito un rallentamento, stimato essere del 4,9% nel secondo trimestre, e del 2,1% nel terzo trimestre.
 
La causa per cui il rallentamento delle vendite colpisce Claudie Pierlot più degli altri marchi e da ricercare nelle sue radici più francesi ed europee, mentre Sandro e Maje beneficiano di belle prestazioni nei mercati dal forte dinamismo, Cina continentale in testa, dai quali Claudie Pierlot è assente.
 
Il gruppo precisa comunque di continuare il programma di aperture di negozi per il marchio, propprio nell’intento di lavorare per un suo migliore equilibrio geografico. A fine settembre del 2019, Claudie Pierlot contava 246 punti vendita nel mondo, con undici aperture nei primi nove mesi.
 
Dopo questo avvertimento sui risultati, il gruppo SMCP vuole rassicurare affermando che le previsioni sul fatturato annuale rimangono invece invariate, con una crescita sempre stimata fra il 9 e l’11% a cambi costanti. Nel 2018, le vendite complessive del gruppo avevano raggiunto gli 1,017 miliardi di euro, con un ritmo di crescita che allora fu del 13%.

Copyright © 2024 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.