Stilisti russi ancora più inquieti dopo che nella Mosca del lusso, innamorata dell'alta moda italiana sono approdati i nuovi designer, da Milano e non solo. Quelli di cui tutta la rete parla. Anche se i grandi marchi restano indiscussi. Un concept-store Novaja Italia (Nuova Italia) con le creazioni degli stilisti più promettenti della Penisola è stato aperto nella capitale russa.

Foto APCOM

In vetrina campeggiano le creazioni Rosa Clandestino (ossia Silvia Argüello), di Alessia Xoccato - già vincitrice del Next Generation Fashion, promosso dalla Camera Nazionale della moda - Mauro Gasperi (con un passato da Dolce & Gabbana), accanto a Mrs. Design di Margherita Racchelli.

Continua qui il viaggio delle moscovite alla scoperta dei tagli perfetti e, in questo caso, delle nuove promesse del fashion design. Con tessuti che disegnano forme e volumi, partendo con doppi strati di cotone contrapposti a mussole e organze di seta multistrato. Con lino effetto denim e felpa gommata.

Il tutto, proprio a ridosso della doppia settimana della moda russa, che ha riunito l'elite benestante di Mosca, ma dove i designer locali hanno lamentato la mancanza di finanziamenti per un settore che è stato schiacciato da una marea di vestiti da Ovest.

Lo stesso Slava Zaitsev, il grande vecchio del fashion sovietico, che spesso veste le mogli dei leader russi, si è lamentato: la Russia è il Paese del lino, ma la fabbricazione è un grosso problema e ormai, la maggioranza del materiale, come la seta e la lana, proviene dall'Italia, che evidentemente fa sempre più concorrenza. Offrendo ora non soltanto i giganti, come Salvatore Ferragamo (venerdì scorso ha sfilato a due passi dal Cremlino), ma anche le recenti scoperte.