Rossignol riorganizza il business dello sci
Il gruppo Rossignol, che conta cinque stabilimenti industriali in Francia, ha annunciato un piano di ridimensionamento e un programma di riduzione dei costi. Il gigante dell’abbigliamento sportivo, guidato da Bruno Cercley, ha spiegato di dover rivedere il business degli sport invernali e in particolare l’organizzazione della sua produzione di sci.

"Le attrezzature sportive registrano ogni anno cali significativi nei volumi di vendita, a causa della crescente tendenza ad affittarle piuttosto che acquistarle”, ha spiegato il gruppo in un comunicato. “La crisi sanitaria mondiale ha amplificato il trend al ribasso del mercato e portato a un calo dei volumi di circa il -25% nel 2020, con molte incertezze su come si svolgerà la prossima stagione invernale”.
È in questo contesto che il gruppo ha annunciato una riorganizzazione riguardante 92 dipendenti su un totale di 1.310, due terzi dei quali impiegati nella fabbrica di produzione di sci del gruppo a Sallanches, che ha già conosciuto una riorganizzazione una decina di anni fa. Il gruppo precisa però che l’evoluzione e la trasformazione delle attività implicherà la creazione di 15 nuovi posti di lavoro.

Rossignol ha dichiarato che la riorganizzazione permetterà alla società di “raggruppare le grandi produzioni nello stabilimento di Artés, che possiede già le capacità di accogliere grossi volumi, in modo da guadagnare in produttività e ottimizzare i costi di produzione. Per quanto riguarda la fabbrica di Sallanches, il gruppo spiega che intende mantenervi gli step chiave della produzione, la realizzazione degli sci per bambini e di quelli a forte valore aggiunto. Lo stabilimento potrebbe sviluppare anche altri business, che per il momento non sono ancora stati definiti.
Parallelamente alla riorganizzazione industriale, il gruppo, che la scorsa estate si è separato dai marchi Vertical e Raidlight, ha annunciato di aver avviato anche una riduzione dei costi. “La Direzione ha presentato ai rappresentati del personale un importante programma di riduzione delle spese e dei costi fissi: viaggi e trasferte, campioni gratuiti, fiere, ecc”, spiega la società.
Nel suo portfolio, il gruppo Rossignol conta anche i marchi Dynastar, Lange, Look, Risport e Dale of Norway; la società ha realizzato un giro d’affari di circa 370 milioni di euro nel 2019.
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