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APCOM
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Pubblicato il
19 dic 2011
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Roma: in 11 mesi sequestrati 13 mln circa di prodotti contraffatti
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19 dic 2011
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Nei primi undici mesi dell'anno sono stati sequestrati in provincia di Roma circa 13 milioni e mezzo di prodotti contraffatti, quasi 2000 i denunciati e 28 gli arrestati, è il bilancio dell'attività della Guardia di Finanza di Roma della "lotta al "falso", condotta dal comando provinciale di Roma, attraverso il controllo costante del territorio da parte delle pattuglie di "Baschi Verdi", le attività investigative delle unità specializzate ed i controlli alla frontiera terrestre e marittima, agli aeroporti di Fiumicino e Ciampino ed al porto di Civitavecchia.
Sono circa 1600 gli interventi, nel corso dei quali sono stati sequestrati 13 milioni e mezzo di articoli contraffatti. In particolare prodotti taroccati del made in Italy, dai capi di abbigliamento a quelli di pelletteria, con la denuncia di 1637 persone, di cui 9 in stato di arresto.
Tra le operazioni di rilievo, nei confronti di un organizzazione criminale di cinesi specializzata nell'importazione e commercializzazione di merce contraffatta, il sequestro di immobili, quote societarie ed automezzi per un valore di circa quattro milioni di euro, in applicazione della normativa antimafia estesa ai reati legati al "falso".
Oltre sei milioni, i prodotti non sicuri o pericolosi per la salute e l'incolumità dei consumatori sequestrati: fra cui giocattoli, prodotti elettrici ed elettronici, prodotti medicali, cosmetici, profumi e medicinali, con la denuncia di 69 persone e la segnalazione in via amministrativa di 18.
Interessati all'"industria del falso" sono per lo più organizzazioni straniere, soprattutto nord-africane e cinesi. Una proliferazione, in città e nella provincia di Roma, agevola la distribuzione capillare dei prodotti contraffatti, sia realizzati in Italia da laboratori gestiti da connazionali che provenienti dal paese di origine. In base alle indagini, sarebbero realizzate nel territorio nazionale le produzioni di elevata qualità, mentre la restante parte del "falso" verrebbe dall'estero.
Fonte: APCOM