23 feb 2021
Roberto Cavalli: rottura nella continuità per il nuovo corso firmato Puglisi
23 feb 2021
Roberto Cavalli torna sulla scena della moda internazionale con quella che il suo nuovo designer, Fausto Puglisi, al timone dello stile dall’autunno del 2020, ha definito la sua "stagione zero”, di passaggio, “un manifesto che manda un messaggio forte sulle linee guida su cui lavorerò". Ed ecco che la collezione per l’Autunno/Inverno 2021/22, realizzata dallo stilista siciliano nel tempo record di un mese e mezzo, si vuole genderless e ageless, curvy e meno curvy, istituzionale e non. Sostiene l’aggregazione e l’integrazione, comunica lingue diverse, inclusive, unisce le culture.
“In questo momento storico così complesso, sotto tanti punti di vista, ho voluto che la mia interpretazione di Roberto Cavalli rispettasse il suo dna, azzerando però i codici del consumismo fisico e sviluppando un percorso che fosse davvero pensato per tutte le donne”, ha spiegato a FashionNetwork.com Fausto Puglisi. “La donna di oggi ha una forza ed una consapevolezza di sé che non aveva in passato, deve sentirsi libera di fare ed essere tutto ciò che desidera. Ho quindi voluto ci fosse uno sviluppo molto più ampio su tutta una parte non solo body oriented, per un sexy consapevole, pensato realmente per la fisicità di ognuna. E' nato così quello che mi piace definire un 'guardaroba delle meraviglie', adatto alle esigenze di tutte le donne: quella classica potrà scegliere una gonna al polpaccio da indossare con un dolcevita e una pantofola, la ragazza più sexy, Miami oriented, potrà optare per gli audaci spacchi di Cavalli e le sue stampe iconiche, chi voglia un guardaroba più tranquillo potrà invece spaziare tra le numerose proposte di denim, jeans, maglieria vintage, capi comodi, che scivolano sul corpo… Ho lavorato tanto sul denimwear, sul jeans che diventa daywear e su una parte di collezione che non fosse necessariamente per uomo o per donna: ci sono per esempio pantaloni molto ampi, con una struttura elastica all’interno, che non hanno problemi né di taglia né di sessualità. Anche il menswear è sexy, provocatorio, irriverente”.
Fausto Puglisi ha raccolto con maestria la forte eredità della griffe, rispettandone codici e valori, ma rivisitandoli. Roberto Cavalli nasce come stampatore, non dimentichiamolo, e infatti le stampe animalier sono il cuore pulsante e affascinante della collezione per il prossimo inverno, ma sono più grafiche. Tigri, zebre e teste di giaguaro si fondono in nuovi disegni mimetizzati, accostati a stivali da motociclista, dove l’intreccio di artigli felini metallici e zanne di serpente dà vita a un’iconografia araldica, che annuncia la nascita delle nazioni unite di Cavalli e diventa il nuovo provocatorio stemma di appartenenza e riconoscimento.
“Mi sono inventato la bandiera United States of Cavalli, ispirandomi a quella americana, ma inserendo le macule di giaguaro al posto delle stelle e una zebratura al posto delle strisce. L’ho trovata super iconica: vuole accomunare tutte le culture, senza barriere. Un simbolo di forza, libertà e fierezza”, precisa Puglisi. “Nel rispetto degli animali, poi, ho deliberatamente scelto di non utilizzare nessun tipo di pelliccia, nonostante la collezione sia un inno all’animalità. Ci sono maglierie di jacquard che sembrano degli arazzi, caldissimi. Per me lo jacquard di maglieria è la nuova pelliccia”.
Il denim, un segno distintivo di Cavalli dai tempi hippy degli inizi, è trattato con superfici aereografate in nero e nudo e diventa cool, vissuto, garage, declinato in modalità genderless. “I lavaggi del denim lavorano sui nude color, ispirati alle tonalità della pelle del corpo degli uomini e delle donne di tutto il mondo. Volevo usare tinte insolite per la Maison, che rompessero con il flashy del passato. Così la palette cromatica è ridotta ad una selezione nitida di nero, cioccolato e nudo”, sottolinea Puglisi.
I circa 600 pezzi che compongono la collezione e includono gli accessori si declinano anche in abiti sottoveste tagliati in sbieco, sinuosi ma dalla linearità semplice, cappe imbottite dalle proporzioni generose, trench coat dal taglio funzionale, biker jackets patched, camicie oversized, puffer jackets, hoodies e sweatshirts. Non manca il tailleur, ridisegnato come un versatile tre-pezzi a stampa allover animalier, dove il blazer stretto in vita si accompagna a una ricca gonna a ruota e ad un collo alto aderente. Collezioni che vantano anche etica e rispetto umano, aspetti imprescindibili per Fausto Puglisi, nella vita come nel lavoro, frutto della collaborazione con artigiani italiani che garantiscono qualità ed etica nell’approvvigionamento e nello sviluppo della materia prima.
In tempi di cambiamento come quelli che stiamo vivendo per me questa è davvero una collezione zero, di transizione”, indica l’eclettico stilista. “Una collezione che non sfilerà in passerella, perché la pandemia non ce lo permette e una griffe come Cavalli non può fare uno show a porte chiuse. La moda firmata Roberto Cavalli è sensoriale, ha bisogno di pubblico, di calore umano, di incontro e interazione. Ha bisogno di un grande evento, come la sua tradizione insegna. Per me, quindi, la 'Collezione Uno’ sarà quella che potremo lanciare quando saremo usciti dal covid, celebrandola tutti insieme e in grande stile”.
Tante nuove pagine da scrivere, dunque, per una griffe che è in piena fase di rilancio, anche grazie alla visione del suo nuovo direttore Generale, Ennio Fontana, nominato nel prestigioso incarico lo scorso novembre. “Ennio è un visionario, instancabile come me. Siamo due vulcani, due energie, un continuo dialogo e scambio di idee che portano sempre a qualcosa di forte e dirompente", ha concluso Puglisi. "Sono felice di averlo accanto e certo che, insieme, potremo fare davvero tanto per disegnare il nuovo corso di Roberto Cavalli”.
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