Il gruppo Roberto Cavalli ha firmato un accordo di joint venture con il gruppo cinese Uccal, con sede a Shanghai, che gestisce più di 700 boutique in Cina, soprattutto per i brand St John, Isaia o Nike, per rafforzare la presenza del marchio italiano sul mercato del gigante asiatico.

Roberto Cavalli, autunno-inverno 2011/12 - Foto Corbis

La joint venture – denominata Roberto Cavalli China Ltd – è detenuta al 75% dal gruppo Cavalli e per il restante 25% da Uccal. L'accordo prevede l'apertura di oltre 100 punti vendita in 5 anni. La maggior parte delle nuove boutique saranno per i marchi Just Cavalli e Class, le altre linee dello stilista toscano.

Sono anche stati definiti i termini e le condizioni degli accordi di distribuzione in esclusiva per i canali retail e wholesale con Staff International per la collezione in licenza a marchio “Just Cavalli” e con Dressing per la collezione in licenza a marchio “Class Roberto Cavalli”. Tre accordi che avranno una durata di cinque anni, rinnovabili per un altro lustro, a partire dalle collezioni primavera/estate 2012 e comprendono tutti i prodotti ready-to-wear, borse, calzature e piccola pelletteria delle collezioni Roberto Cavalli, Just Cavalli e Class Roberto Cavalli.

Le prime boutique monomarca a marchio Roberto Cavalli, principale firma dello stilista, sono in previsione per la fine del 2011 - inizio 2012 a Pechino e Shanghai. Obiettivo della joint venture è l’apertura e la gestione di 5 punti vendita Roberto Cavalli nei prossimi cinque anni, oltre che la promozione dell’immagine del marchio attraverso l’organizzazione di eventi, sfilate, pubblicità ed iniziative editoriali in un mercato così importante e in forte sviluppo come quello cinese.

Just Cavalli, che dispone già di 10 store in Cina, intende aprirne invece ben 50 in più. Obiettivo principale della joint-venture è quello di incrementare ulteriormente la presenza della linea “contemporary” della Maison fiorentina - il cui rilancio ad opera del nuovo licenziatario Staff International parte con le collezioni primavera/estate 2012 - non solo nelle principali metropoli quali Pechino e Shanghai, ma anche in tutte quelle grandi città cinesi definite di “Tier 2” e “Tier 3”.

Per quanto riguarda Class Roberto Cavalli infine, anch'esso con 10 boutique nel Paese, saranno 30 i monomarca in più. Anche questi negozi saranno gestiti direttamente dal partner Uccal attraverso l’accordo di distribuzione in esclusiva con Dressing. Obiettivo sarà quello di garantire la presenza di questa linea nel segmento definito “soft look - bridge”  non solo nelle principali metropoli della Cina, ma come per Just Cavalli, anche in tutte le grandi città definite di “Tier 2” e “Tier 3”.

Interni della boutique Roberto Cavalli di Cannes

La scelta di affidare l’intero portafoglio delle proprie linee sul mercato cinese ad un partner unico, esperto e professionale, mantenendo però un controllo diretto sul business della “prima linea” e sulle attività legate alla promozione dell’immagine, fa parte di una scelta strategica concordata insieme fra il Gruppo Roberto Cavalli, Uccal, Staff International e Dressing per garantire il miglior approccio ad un mercato strategico dove occorre procedere con cautela per poterne cogliere al meglio tutte le opportunità di medio e lungo periodo.

Roberto Cavalli, creativo stravagante e habitué del jet-set, celebre per i suoi tessuti stampati su pelle, i suoi patchwork e i suoi stampati leopardati, ha sottolineato che questo accordo "permetterà a milioni di clienti cinesi, che conoscono già le mie creazioni, di poter acquistare finalmente i nostri prodotti".

"La collaborazione con Uccal", prosegue Cavalli, "azienda giovane, efficiente e dinamica guidata dal suo fondatore James Chen, di cui apprezzo concretezza e serietà, sarà sicuramente un successo in un mercato così promettente, così affascinante ed in cui voglio immergermi sempre di più per capirne i segreti e la cultura”.

“In questo ultimo anno e mezzo di negoziazioni ho avuto modo di conoscere il Gruppo Roberto Cavalli e i suoi partner, Staff International e Dressing: sono sicuro che, grazie alla forza del marchio ed alle nostre conoscenze del mercato cinese, avremo grandi soddisfazioni", ha osservato James Chen, Presidente e fondatore di Uccal. "Il marchio Roberto Cavalli, con le sue varie linee è esattamente quello che serve in un mercato come questo, dove un’appropriata segmentazione dell’offerta è la chiave per il successo.”

La Cina è diventata infatti meta irrinunciabile per le griffe di lusso. Nel 2011, il mercato del lusso dovrebbe crescere del 25% in questo Paese raggiungendo i 17 miliardi di dollari, secondo uno studio dell'agenzia Bain & Company pubblicato martedì, citato dal quotidiano "China Daily". Cina che è arrivata così a spodestare il Giappone diventando il secondo mercato del lusso mondiale dopo gli USA.