APCOM
2 nov 2012
Risparmio, Coldiretti: 6 italiani su 10 non ci riescono
APCOM
2 nov 2012
Quasi sei italiani su dieci non risparmiano perché riescono a pagare appena le spese (51%) o addirittura perché non hanno un reddito sufficiente nemmeno per l`indispensabile (8%). E` quanto emerge dai risultati di un`indagine Coldiretti-Swg divulgati in occasione della giornata mondiale del risparmio, dalla quale si evidenzia peraltro che un 40%di italiani vive serenamente senza particolari affanni economici e l`1% si può concedere dei lussi.
Molti cittadini - sottolinea la Coldiretti - sono invece costretti a risparmiare sulle spese con il 53%che ha rinunciato o rimandato gli acquisti di abbigliamento ed accessori, che si classificano come i prodotti dei quali si fa maggiormente a meno nel tempo della crisi.
Sul podio delle rinunce insieme ai vestiti si collocano anche - sottolinea la Coldiretti - i viaggi e le vacanze che sono stati ridotti o annullati dal 51% degli italiani e la frequentazione di bar, discoteche o ristoranti nel tempo libero, dei quali ha fatto a meno ben il 48%.
A seguire nella classifica del cambiamento delle abitudini di consumo c`è - continua la Coldiretti - l`acquisto di nuove tecnologie al quale hanno dovuto dire addio il 42% degli italiani, le ristrutturazioni della casa (40%), l`auto o la moto nuova (38%) e gli arredamenti (38%), ma anche le attività culturali (37%) la cui rinuncia preoccupa particolarmente in un Paese che deve trovare via alternative per uscire dalla crisi.
Da segnalare sul lato opposto il fatto che - sostiene la Coldiretti - solo il 17% degli italiani dichiara di aver ridotto la spesa o rimandato gli acquisti alimentari, una percentuale superiore solo alle spese per i figli (9%).
"Un fatto importante perché oltre un certo limite non è possibile risparmiare sull`alimentazione se non si vuole mettere a rischio la salute", ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che "occorre diffidare dei prodotti alimentari venduti a prezzi eccessivamente bassi dietro i quali si potrebbe nascondere il mancato rispetto dei requisiti igienico-sanitari minimi che mettono a rischio la salute, ma anche lo sfruttamento dei lavoratori o dell`ambiente".
Fonte: APCOM