Vito Artioli, presidente della CEC

Per la prima volta, il congresso mondiale della calzatura si svolgerà fuori dall'Europa, a Rio de Janeiro, il 7 e 8 novembre prossimi. Il suo tema sarà: «Un mondo per oggi, una visione per il futuro».

Organizzato dalla CEC (Confederazione Europea dell'industria della Calzatura), e co-sponsorizzato dalle fiere del Micam e di Couromoda, Il congresso affronterà argomenti quali l’efficacia delle misure anti-dumping, l'ambiente, la durata e la sosteniblità dei cicli di produzione, la formazione professionale, le condizioni e i costi del lavoro, l’organizzazione della vendita al dettaglio, le tendenze dei consumi e le nuove tecnologie.

Per Vito Artioli, presidente della CEC, “il settore sta conoscendo una ripresa, ma è essenziale che s’instauri a livello mondiale uno scambio d'idee al fine di immaginare delle soluzioni suscettibili di rispondere alle sfide del prossimo futuro. Non dubito che il confronto delle esperienze che matureranno durante questo congresso mondiale sarà produttivo a questo riguardo”.

Più di 300 imprenditori, presidenti di associazioni e direttori di fiere dell’industria della calzatura hanno confermato la loro partecipazione, tra i quali i presidente della FICE (Federazione spagnola delle Industrie della Calzatura), dell’APICCAPS (Associazione Portoghese delle Industrie della Calzatura, degli Accessori, degli Articoli in Pelle e dei loro Succedanei), dell’ANCI (Associazione Nazionale dei Calzaturieri Italiani) e di Abicalçados (Associazione brasiliana delle industrie della calzatura). Fernando Pimentel, Ministro brasiliano dello Sviluppo, dell'Industria e del Commercio Estero, onorerà della sua presenza il WFC.

Venuti da Portogallo, Spagna, Germania, Colombia, Cina, Messico, India e Russia, alcuni conferenzieri sono dei dirigenti di aziende del calibro di Fratelli Rossetti, Gruppo Cortina, Arezzo, Brown Shoe, Gruppo Bata, Beira Rio, Gruppo Flexi, ma nell'elenco figurano anche vari consulenti prestigiosi e diversi rappresentanti di camere di commercio e centri tecnologici.

Di Maite Ruiz Atela e Serge Belletti (Versione italiana di Gianluca Bolelli)