Rinascita del loden per l'AI 2012

Rinasce per il prossimo inverno il loden, capospalla intramontabile, dal taglio severo e rigoroso che ha percorso i secoli. Il cinema, la letteratura, la musica, soprattutto l'alta moda. Dal loden di Sherlock Holmes, agli indimenticabili personaggi di Agatha Christies, dagli aristo- abiti indossati dai protagonisti di 'Ludwig', il film diretto da Luchino Visconti all'haute couture di Elsa Schiapparelli, Christian Dior, Valentino, sino ad alcune icone di stile, meravigliosamente sovversive, l'attore Helmut Berger, il grande ballerino Rudolf Nureyev, la stella del bel canto Luciano Pavarotti.

Passamaneria e bottoni bruniti, tessuti impermeabili e caldissimi che i contadini dell'Alto Adige indossavano per ripararsi dai gelidi inverni. Solo più tardi, verso la fine dell'800 la rivoluzione. Le escursioni in montagna e le battute di caccia dell'aristocrazia asburgica promossero il loden a 'panno degli imperatori'.

Un tempo grigio, come il colore della lana grezza, successivamente rosso, bianco, nero e verde foresta, per mimetizzarne il colore durante le battute di caccia della nobiltà austroungarica. E pensare che la prima menzione del loden risale al 1060. In suo nome si emanarono editti e si scomodarono regnanti. Serviva a pagare tributi ed entrò nella dote delle giovani spose. Dote che si tramanda oggi, di padre in figlio.

Memoria simbolica, emozionale, da cui nasce 'LodenTal', una linea di capospalla rivisitati in chiave moderna nel rispetto dell'alta sartoria italiana. Capi già andati a ruba presso la boutique milanese Banner, a Milano e chez 'Biffi'.

Un'avventura, una nuova sfida per Andrea Provvidenza, responsabile della comunicazione all'Auditorium della Conciliazione a Roma, nata per caso, per uno strano gioco del destino. ''Un anno e mezzo fa ho ritrovato in cantina i capospalla di mio padre, alcuni erano dei cappotti loden - ha raccontato Andrea Provvidenza- Improvviso il flash back sulla mia infanzia''.

''Quando mi regalarono il mio primo loden, così simili a quelli di mio padre e di mio nonno, ebbi finalmente la sensazione di sentirmi grande''. Comincia un lungo percorso di ricerca e di studio. Andrea Provvidenza si appassione alla storia di questo tessuto. Democratico, popolare. Un soprabito da lavoro, un panno pesantissimo per i contadini, per coprirsi dal freddo e dalla pioggia, ma tessuto trasformato anche in cappe, giacconi per la caccia indossati dalla nobilità austrungarica.

''Lo tenne a battesimo - ha ricordato ancora Provvidenza- l'imperatore Francesco Giuseppe d'Austria, che si fece espressamente confezionare una cappa. Presto imitato da alti dignitari e aristocratici tedeschi''. Ma è solo intorno agli anni '70 che divampa la loden mania. Gli stilisti usano quel pesante tessuto trattato, rieditato per le loro collezioni.

Il loden diventa la divisa per molti intellettuali e politici di entrambi gli schieramenti. Perchè il desiderio di riportare in scena il loden? Rimettere in discussione un capo che negli anni è diventato un classico del guardaroba maschile e femminile?

''E' proprio nei momenti di crisi, di smarrimento, di maggiore turbamento- ha spiegato ancora Provvidenza - che si rincorrono certezze. Vedo sempre più giovani donne attratte dalla rilettura di capi senza tempo, il cui fascino si esprime nell'eleganza, nel buon gusto della tradizione sartoriale italiana''.

Ed infatti Andrea Provvidenza sceglie i tessuti in Austria, nei laboratori più antichi, stoffe originali acquistate direttamente da 'Leichhtfried' leggeri, caldi, idrorepellenti, anche se tutti i capi vengono fatti lavorare a Napoli. Rinasce dunque con Lodental un capo- cult, rivisitato nei colori, rosa antico, celeste polvere, verde mela, pervinca, nei tagli e nelle forme.

La silhouette è più asciutta, ma conserva la tradizionale piega, la lunghezza è sopra al ginocchio e le rifiniture sono a taglio vivo. Anche i bottoni di pelle intrecciata, in forma sferica sono un'eco, riattualizzata, dei bottoni a ghianda del loden tradizionale, la fodera non è più in seta con disegni tirolesi, ma vintage, anni '70. Provvidenza ha captato un'esigenza, forse un'urgenza, una necessità. Ha ritrovato il gusto della storia e del lusso, mai ostentato, ammantato semplicemente di bellezza, di sofisticata modernità.