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Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
17 apr 2019
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Rinascente prosegue spedita i lavori di ristrutturazione

Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
17 apr 2019

La crisi non sembra turbare Rinascente, che continua a investire notevoli risorse nei suoi negozi. Dopo aver inaugurato a fine 2017 il flagship nel cuore di Roma, uno spazio commerciale di 14.000 metri quadrati nella centralissima Via del Tritone, l’insegna italiana di proprietà del thailandese Central Group si è impegnata nuovamente in importanti lavori di ristrutturazione, in particolare a Torino e Firenze, e intanto cerca di stabilirsi a Napoli.

Il nuovo spazio dedicato all'uomo nel negozio di Torino - Rinascente


La strategia punta sulle location più prestigiose e sul crescere sensibilmente di gamma, nell’intento di creare dei veri poli del lusso accessibile continuando a cercare i marchi più cool, capaci di sedurre una clientela giovane ed internazionale. In parallelo, il gruppo sta razionalizzando la sua rete, sopprimendo i negozi meno performanti, ovvero quelli che non sono riusciti a rinnovare la propria clientela e soffrono di una congiuntura locale sfavorevole. Così, il punto vendita di Padova è stato chiuso lo scorso febbraio e, alcuni mesi prima, a fine ottobre 2018, quello di Genova.
 
Allo stesso tempo, la catena di grandi magazzini ha aperto tre anni fa un vasto cantiere a Torino, dove dal 1973 possedeva una superficie di 3.500 metri quadrati nella zona pedonale di Via Lagrange, non lontano dal Museo Egizio. “Abbiamo investito 33 milioni di euro per comprare l’edificio e raddoppiare la superficie del negozio, che passa da 3.500 a 7.500 metri quadrati e da tre a sei piani, e 20 milioni in più per ristrutturarlo completamente”, spiega a FashionNetwork.com l’Amministratore Delegato Pierluigi Cocchini.

Come per i suoi altri imponenti cantieri, la catena ha chiamato a collaborare vari designer e architetti molto rinomati. Ognuno di essi deve occuparsi di uno o due piani diversi e delle loro differenti categorie di prodotti (Gianmatteo Romegialli, che si occupa anche della facciata, Paolo Lucchetta, Fabio Fantolino, David Lopez & Fanny Bauer Grung). Dopo i due piani dedicati alla moda maschile inaugurati a febbraio, rimane solamente un piano da restaurare, con inaugurazione prevista per ottobre 2019. Negli spazi già rinnovati, le vendite sono aumentate del 70%, sottolinea il manager.
 
A Firenze è in costruzione una terrazza sul tetto 
 
Un altro importante progetto è quello di Firenze, dove i lavori sono iniziati lo scorso autunno e dovrebbero concludersi a fine 2020. Il negozio, situato in pieno centro, in Piazza della Repubblica, dotato di una superficie di 3.500 metri quadrati ripartiti su sette livelli, sarà totalmente rifatto con l'aggiunta di una grande terrazza sul tetto, che ospiterà un ristorante. L'investimento ammonta a 13 milioni di euro.
 
“Non sarà un negozio classico, ma un multimarca italiano di nuovo genere basato sui punti di forza di Firenze, vale a dire la gastronomia, la pelletteria, gli accessori e le calzature, oltre alla moda maschile. L’assortimento cambierà totalmente, con più marchi locali e marchi di lusso e la presenza di brand sperimentali”, rivela Pierluigi Cocchini.
 
Così, il piano terra sarà interamente dedicato alla pelletteria, mentre i profumi, di solito situati in questa posizione, saranno collocati al livello -1. Inoltre, due grandi aree saranno dedicate alle scarpe da uomo e da donna.
 
Ultima grande operazione lanciata da Rinascente è quella riguardante il rinnovamento, del costo di 30 milioni di euro, del suo secondo punto vendita a Roma, in Piazza Fiume, suo terzo negozio più importante in termini di giro d’affari. In grado di attirare più clientela locale, lo store si trova dal 1961 in un edificio moderno disegnato da Franco Albini e Franca Helg.

Pierluigi Cocchini, l'AD dei grandi magazzini italiani - Rinascente


“La nostra strategia mira a reinventarci di continuo, rendendo ognuno dei nostri punti vendita unico e vicino alla città che lo ospita. Rinascente è come una sorta di collezione di negozi, tutti col medesimo DNA, ma ognuno inserito in un contesto locale”, riassume il dirigente.
 
“Lavoriamo molto anche sul riposizionamento dell’offerta seguendo da vicino i marchi più cool, intercettando le tendenze e diventando sempre più reattivi, con dei cambiamenti rapidi. Recentemente abbiamo messo in bella mostra Balenciaga, Off-White e Thom Browne”, prosegue. Quest'ultimo marchio ha appena aperto il suo primo corner in un grande magazzino italiano, che è proprio Rinascente, a Milano.
 
Vendite su base comparabile aumentate di quasi il 9% dall’inizio dell’anno 
 
Nel 2018, l’insegna, che vanta nove negozi in Italia, ha registrato un fatturato di 700 milioni di euro, in crescita del 21% rispetto al 2017, mentre le vendite like-for-like sono aumentate del 7%. “Nel 2019 siamo in piena espansione, con le vendite su base comparabile che sono salite dall’8 al 9% dall’inizio dell’anno, mentre il nostro flagship di Roma, in Via del Tritone, in questo secondo anno d’apertura registra una crescita del 20%”, si rallegra Cocchini.

Central Group, che nel Vecchio Continente realizza un fatturato di 1,6 miliardi di euro, per una superficie commerciale totale di quasi 100.000 metri quadrati, ha anche dato il via da tre anni a un grande progetto, che prevede la ristrutturazione dei tre negozi KaDeWe (Berlino, Alsterhaus ad Amburgo e Oberpollinger a Monaco di Baviera) per un investimento di 250 milioni di euro, e del grande magazzino danese di Copenhagen Illum, per il quale occorrono 80 milioni di euro, le altre due catene che possiede oltre a Rinascente.
 
“Si tratta di un investimento molto importante, ma quando si propongono delle novità, il pubblico risponde. È importante cambiare ed evolversi continuamente”, riassume Vittorio Radice, vicepresidente del gruppo Rinascente.
 
Tra le iniziative testate c’è AVDM (Aux Villes Du Monde): una sorta di club virtuale che offre ai clienti dei nuovi department stores con i servizi personalizzati di un concierge per conoscere eventi e buoni indirizzi di ogni città interessata. La piattaforma, lanciata nel settembre del 2017, non ha prodotto i risultati sperati e dovrebbe essere sospesa nel prossimo futuro. In compenso, il servizio di acquisti personalizzati "su richiesta", istituito tramite l'applicazione WhatsApp che consente il contatto diretto tra il cliente e un personal shopper, è stato un grande successo, con quasi 3 milioni di euro di transazioni che sono state effettuate attraverso questo sistema.

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