17 dic 2020
Rinascente Firenze completa il rinnovo con l’apertura del piano terra
17 dic 2020
In una conferenza stampa in video-call, il CEO di Rinascente Pierluigi Cocchini ha svelato i contorni del lungo restyling che ha interessato la sede fiorentina del centro commerciale Rinascente, insieme ad altre novità.

La ristrutturazione dello store di Firenze giunge a compimento con l’apertura del piano terra, creato ad hoc per celebrare l’artigianalità italiana e internazionale e il mondo della pelletteria. “La fiorentinità e i suoi pilastri sono stati il concept che abbiamo scelto quando abbiamo progettato il rinnovamento dello store, terzo oggetto di migliorie dopo Roma Tritone e Torino”, ha detto Cocchini. “Un aspetto che si è riverberato nella scelta dell’assortimento: dei circa 700 brand che lo compongono, 140 sono o fiorentini o toscani, tra affermati, emergenti o espressione di piccole eccellenze artigianali”.
I lavori, iniziati a settembre 2018, hanno coinvolto tutti gli spazi, le vetrine, la terrazza e i sei piani, garantendo però l’apertura dello store durante tutto il periodo di ristrutturazione. Il primo piano del palazzo di 3.300 metri quadrati situato nel cuore della città toscana, in Piazza della Repubblica, è stato ripensato dall’architetto e designer Marco Costanzi, insieme al suo studio di Bologna, che aveva già rivisto il primo piano, mentre gli altri livelli portano la firma dello studio Caruso Torricella Architetti.
Nel nuovo piano, il pavimento in pietra grigia chiara costituisce la base delle strutture espositive in ottone e vetro, mentre i banchi scultura in legno, accompagnati da elementi geometrici laccati, completano il disegno visivo, uniformato dalla parete in ceramica bianca realizzata a mano sullo sfondo, pensata per collegare i vari livelli espositivi in maniera elegante, fluida e armoniosa.
Oggi, Rinascente Firenze ha dunque questa divisione: il Beauty al piano -1, mentre al piano 0 si trovano gli Accessori con gli occhiali, all’1 e al 2 l’Uomo (che ha dunque visto raddoppiare il suo spazio), al 3 e 4 la Donna, con al 4° piano anche l’inserimento indoor del ristorante “Toscanino”, e al mezzanino un reparto Vini, che conduce alla terrazza con vista sulla città.
Tratto caratterizzante dello store è inoltre la realizzazione di quattro botteghe tematiche dedicate agli accessori, che si ispirano a luoghi emblematici della città capitale del Rinascimento. “Abbiamo tratto ispirazione dai baracchini esterni che vendono borse o cinture che si trovano sparsi un po’ per tutta Firenze, rivisitati nell’aspetto estetico dell’architetto Costanzi. Una è dedicata alle cinture, una agli accessori tessili, una ai cappelli, e l’ultima alla gioielleria, ispirata alle botteghe di Ponte Vecchio. Un modo per esaltare quanto si vede in città e che consente di inserire l’offerta di artigiani locali”, spiega il CEO, il quale anticipa che se l’esperimento avrà successo, l’iniziativa potrà essere “portata nel prossimo rinnovo (quello dello store di Roma Fiume, nello splendido palazzo di 7 piani progettato da Franco Albini e Franca Helg) o negli altri Rinascente già esistenti”.
“Vedremo cosa succederà con i visitatori, veri giudici di questa ristrutturazione”, indica Cocchini. “Avendo avuto la possibilità di realizzare un piano per volta tenendo aperto il negozio anche nei due anni di restauri, abbiamo visto delle bellissime risposte da parte della clientela fiorentina, con cui abbiamo avuto l’opportunità di dialogare di più, compensando in parte la totale perdita dei turisti stranieri in questo disgraziato 2020. Vogliamo far sì che lo store fiorentino venga considerato sia un luogo d’incontro, sia un landmark che un simbolo del lusso, ma soprattutto un department store che esalta la città in cui è presente, una buona risposta alla sensibilità dei fiorentini, che hanno un’influenza molto forte dalle tante cose belle che li circondano, e capiscono molto di arte, vini, cibo. Vorremmo essere parte di questo stile e questa bellezza, venendo apprezzati per questo dalla gente di Firenze”.
La previsione d’investimento per la ristrutturazione del negozio di Firenze era di 12 milioni di euro (che comprendevano architetture degli interni e materiali), ma la spesa finale è andata “abbondantemente oltre i 16, veleggiando fin quasi a 17 milioni di euro”, riconosce Cocchini, “in quanto alla cifra iniziale si sono dovuti aggiungere i fitting, sia quelli effettuati da Rinascente – sorta di house of brands diventata poi nel tempo house of values, tiene a ricordare – che quelli legati ai marchi presenti in store”.
Prima della ristrutturazione, il negozio fiorentino contava 2 milioni di visite l’anno, “ma appena torneremo ad avere ingressi normali, punteremo a generarvi un fatturato superiore a prima, in quanto l’offerta ora è totalmente diversa”, spiega Cocchini, il quale puntualizza che, se la situazione della pandemia di Covid-19 dovesse rimanere in questi termini di prolungate fasi di lockdown anche nel 2021, prevede comunque “una potenzialità per fare dai 2,5 ai 2,7 milioni di visitatori a Firenze".
"La nostra azienda ha 3 negozi fortemente turistici: Milano Duomo, Firenze e Roma Tritone", continua, "dove la quota di presenze di turisti stranieri è del 30-35% annuo, gli altri oscillano tra il 2% e il 5%; quindi sui primi 3 la perdita sarà questa, sugli altri negozi possiamo riuscire a compensare. A causa del Covid, però, abbiamo avuto una forte risposta dalla clientela dei turisti italiani, che ha registrato un buon incremento. Naturalmente ci aspettiamo che le vaccinazioni di massa possano far ripartire qualche treno, qualche aereo, e quindi far arrivare qualche turista estero. Sappiamo che nel 2021 non raggiungeremo le presenze del 2019, ma nemmeno saranno basse come nel 2020, per tornare ‘alla carica’ nel 2022. Siamo preoccupati? Sì. Stiamo gestendo la situazione? Sì. Stiamo facendo di tutto per attrarre la clientela locale? Ancor di più”.
Fra i nuovi brand della pelletteria di lusso, Rinascente Firenze ospita il marchio spagnolo Loewe (il cui opening è previsto ad aprile), i cui prodotti saranno esposti inizialmente nel pop-up store dedicato alla collezione “Paula’s Ibiza” e a seguire nello shop-in-shop monobrand. Ma nell’area appaiono anche Balenciaga, Givenchy o Lanvin, accompagnati da altri brand dell’universo del fashion, come Acne Studios, Off/White, Isabel Marant, e da marchi di ricerca come Plan-C e BOYY, cui si aggungono Serapian, Gianni Chiarini Firenze, Zanellato, Borbonese, Officine Creative, Il Bisonte, By Far, Coperni, The Moire, e grandi marchi specializzati anche in cinture come Pineider, Selleria Boldrini, Orciani, Zegna, Bally, Mismo. Numerosi i temporary store allestiti in esclusiva per l’opening, come il pop-up di Emilio Pucci – presente in Rinascente Firenze fino ad aprile – che incontra il nuovo marchio di pelletteria e valigeria di lusso Au Départ.

Nell’area tematica dedicata alle botteghe orafe, ecco apparire artigiani come Laura Bastan, Paolo Penko, Carolina Ravarini, Giulia Lentini e laboratori di giovani creatori come Tità, Thin Things, Of ficina Nora, Woodoo Jewels e MIW, ma anche brand fiorentini come Gioielli Corsini, Maison Gioielli e Ilaria Bonardi. Ampia è anche la selezione di gioielli placcati in oro: Emmevi, P di Paola, Rues des Mille, Mias Studio, cui si aggiungono le proposte creative di Nuun Gioielli, Maman et Sophie, Aprosio, Sacramore, Jiji, Bicocchi, Tramontano Gioielli, Misfit, Moh Gioielli e Fabio Lissi.
Nell’area riservata al cappello, si parte dal classico Borsalino, ma sono molti i nomi fiorentini, come Grevi, Inverni, Bettini, Filippo Catarzi, Tesi Firenze, Madame Firenze e i giovanissimi Superduper Hats. Non mancano brand provenienti da altre regioni italiane, come i marchigiani Montegallo e Ferruccio Vecchi, il pugliese Doria 1905, il piemontese Panizza 1879 e il milanese Flapper. Il mondo dell’accessorio tessile presenta i nomi di Faliero Sarti, Lanificio Colombo, Missoni, Mantero, Dianora Salviati, Amapure, 5Min Les Inconnus, Pierre Louis Mascià, Givenchy, Max Mara e Acne Studios.
La sezione interamente dedicata agli occhiali presenta bei nomi come Gucci, Saint Laurent, Bottega, Dior, Celine, Fendi, Dolce & Gabbana, Prada, Balenciaga, a cui si aggiunge una proposta prettamente maschile offerta da Ray Ban, Persol, Tom Ford e Ferragamo. Non mancano, infine, proposte di cosmetica, food e design.
Tornando al futuro rinnovo del negozio romano di Piazza Fiume, terzo store nel giro d’affari del gruppo Rinascente, più grande di circa 2.000 mq. di quello di Firenze e al 95% di clientela locale, “avrà un investimento iniziale di 30 milioni di euro per il suo restyling, cui bisogna anche in questo caso aggiungere i fitting dei brand”, indica Pierluigi Cocchini, che ricorda come il contratto d’affitto sia stato prolungato: “In cambio di un forte capex per la ristrutturazione, il proprietario del palazzo otterrà un grosso vantaggio dall’incremento della lunghezza e dell’entità del contratto d’affitto”. La durata dei lavori sarà di 3 anni e anche in questo caso il negozio rimarrà sempre aperto e i piani saranno restaurati uno alla volta. Il cantiere partirà tra gli ultimi giorni di dicembre e i primi di gennaio.
L’e-commerce di Rinascente (lanciato lo scorso giugno, con un investimento di 20 milioni di euro in tre anni, ndr.), “può accogliere qualsiasi tipo di brand, a parte che questo sia d’accordo. Avremo dunque le solite conversazioni commerciali per inserire più marchi possibili nell’offerta dell’e-shop, anche quelli locali”, conclude il CEO.
La catena di grandi magazzini nata a Milano nel 1865, chiamata La Rinascente dal 1917, nome scelto dal poeta Gabriele d’Annunzio, che un secolo dopo viene cambiato eliminandone l’articolo, è dal 2011 di proprietà della società thailandese Central Group. Oggi possiede 9 negozi: a Milano in Piazza Duomo, a Roma in Via del Tritone e a Piazza Fiume, e a Torino, Firenze, Catania, Palermo, Cagliari e Monza. Nel 2018 ha chiuso lo store di Genova e nel 2019 quello di Padova.
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