19 ott 2022
Rilievi punta ad accrescere offerta, clienti e giro d’affari dopo l’accordo con Hind
19 ott 2022
Recentemente, Holding Moda, controllata della società di investimenti torinese Hind (Holding Industriale S.p.A.), è entrata nel mondo delle lavorazioni speciali assicurandosi l’ingresso nel suo perimetro della realtà bolognese attiva nell'embellishment e nei ricami d’alta gamma Rilievi, che ora dettaglia a FashionNetwork.com i motivi che l’hanno portata a far parte di questa operazione, ma anche di quali sinergie potrà avvalersi e quali aspettative nutre per il futuro, nelle parole del CEO Michele Galliano, in azienda dal 2013.

L’accordo sottoscritto da Rilievi prevede l'ingresso nel suo capitale di Holding Moda in più fasi temporali. Al momento, la percentuale rilevata è del 30%, ma aumenterà in momenti successivi preordinati. “L’idea è di utilizzare questa operazione come leva di crescita e sviluppo”, spiega Galliano a FashionNetwork.com. “Abbiamo identificato le possibili sovrapposizioni e sinergie dell’operazione, con un approccio del gruppo Hind molto pragmatico, che dà spazio alla proattività degli imprenditori che vogliano rilanciare i loro progetti di crescita”.
Rivolgendosi a case di moda, stilisti del lusso e artisti che utilizzano le sue creazioni per collezioni di abbigliamento e arredamento, costumi per il cinema, abiti di alta moda su misura e installazioni d’arte, Rilievi sta lavorando sull’ampliamento della propria offerta, per “uscire dal mondo esclusivo del ricamo a mano, in cui siamo riconosciuti come eccellenza a livello mondiale, in modo da espandere le nostre capacità ad altre categorie coerenti col tema dell’arricchimento dei capi d’abbigliamento e degli accessori moda”, prosegue Galliano, il quale d’ora in poi sarà affiancato nella strategia e gestione aziendale da Giulio Guasco, Amministratore Delegato di Holding Moda.
Un altro aspetto oggetto di approfondimento tra Rilievi e Holding Moda prima del closing è stata la possibilità di avere una progettazione trasversale, impossibile in una visione atomizzata della filiera, in cui ogni azienda espone la propria proposta creativa o di sviluppo prodotto in maniera individuale, perdendo la possibilità di avere soluzioni multicategoria. “In questo modo invece, tali complessità sono già risolte, agevolando il lavoro sul prodotto”, spiega Galliano. “C’è poi il tema della visibilità acquisita: con Hind si entra a far parte di un gruppo più grande, che determina un maggiore potere contrattuale, il poter lavorare con team di design allargati o presentare la merce in ampi showroom, e via dicendo”.
Il numero di brand e grandi gruppi che stipulano accordi in un’ottica di filiera integrata, per non avere di fronte 15-20 interlocutori diversi, ma aggregazioni con referenti che centralizzino la governance, sta salendo. “Si tratta di un approccio che aiuta a rendere il modello di business più efficiente, ed è chiaro che realisticamente noi da soli avremmo difficoltà a sederci a questi tavoli”, precisa il CEO.

Per aziende della dimensione di Rilievi risulta inoltre sempre più complesso attirare nuovi talenti, visto che i giovani sono meno attratti dal lavoro artigianale/manuale. “È sempre stato così, ma in termini di turnover del personale, come sta accadendo un po’ in tutti settori della manifattura, c’è un’ondata di uscite dalle aziende di persone dotate di elevate competenze tecniche appartenenti alla generazione del baby boom o a quelle precedenti, senza che vi sia una sostituzione altrettanto corposa”, puntualizza Galliano. “E con il calo delle nascite c’è anche un serbatoio minore al quale attingere. Occorrerà spingere su iniziative di reclutamento e attrazione già dalle scuole. Figurare all’interno di Hind aiuta anche in questo senso: in un gruppo così grande ci sono maggiori opportunità di carriera”.
“A Bologna c’era un polo di ricamifici e un importante tessuto di aziende di produzione e brand, ma rispetto a 20-30 anni fa questo mondo si è un po’ perso”, aggiunge. “Che è un altro dei motivi per cui fatichiamo a trovare personale: chiuse le grandi aziende non c’è più l’attrazione delle persone”.
Tra gli obiettivi di Holding Industriale c’è anche la valorizzazione di Alkenium, start up fondata da Rilievi nel 2021 per sviluppare servizi innovativi nella digitalizzazione dei processi di manufacturing, sostenibilità e tracciabilità del settore fashion, con un approccio di progettualità trasversale, anche nella sostenibilità. Non è una società di consulenza, ma si avvale di competenze specifiche produttivo-imprenditoriali.
“Alkenium nasce con l’obiettivo di aiutare le aziende a lavorare insieme, creare un’offerta integrata e presentarsi sul mercato in maniera coordinata e omogenea per creare valore aggiunto: una perfetta sovrapposizione a quanto vogliono fare da Hind”, spiega il dirigente. “Nelle aree in cui Hind deve accelerare il suo percorso può utilizzare l’esperienza di Alkenium accelerando il percorso di trasformazione delle imprese. Inoltre per i brand meno strutturati, la start-up si presenta come facilitatrice del rapporto con il mondo manufacturing di alto livello. Hind non aveva questa competenza, Alkenium consente di aggiungerla al suo profilo. Al nostro viene ad esempio aggiunta la possibilità di avvalerci del team di Hind dedicato alla Corporate Social Responsibility”.

Rilievi è nata nel 1991 per iniziativa di sette donne, a seguito di un programma di formazione e sostegno all’imprenditoria promosso dalla città di Bologna e dalla Confederazione Nazionale dell’Artigianato (CNA). Oggi fattura oltre 12 milioni di euro e può contare su un’organizzazione specializzata di circa 200 addetti. Il 100% del suo archivio è digitale e raccoglie 30 anni di materiali di Rilievi con oltre 10.000 pezzi, inclusi quelli vintage. Il 50% dei dipendenti sono donne, che rivestono il 70% dei ruoli manageriali. L’azienda, che al momento ha 30 marchi della moda in portafoglio, prevede di crescere del +10-15% nel 2022.
La “multinazionale del ricamo” opera tra Italia, India (Mumbai) e USA (New York) con diversi ruoli. Il quartier generale è a Bologna, con l’ufficio stile, la ricerca, la progettazione e la produzione; un'altra sede produttiva è a Macerata; c’è poi un network di partner produttivi nell’Est Europa. “Noi abbiamo approcciato quello che internamente chiamiamo “l’artigiano globale”, per mettere insieme la parte tradizionale dell’attività dell’artigiano (creatività, attenzione al dettaglio, problem solving, flessibilità) con filiere industriali globali dalle esigenze di efficienza, tempistiche, compliance, comunicazione elevate”, spiega ancora Michele Galliano.
Essere localizzati solo a Bologna poteva dunque rappresentare un limite. La società felsinea ha dunque deciso di essere presente in India per controllare direttamente le operazioni della supply chain. “Quella di Mumbai è diventata la nostra sede di progettazione e produzione che ci rende totalmente autonomi. Rilievi è inoltre partner dell’Istituto Marangoni di Mumbai dal 2018. Negli Stati Uniti siamo invece presenti perché per noi è molto importante l’attività di co-design, che richiede una vicinanza agli uffici stile locali”, conclude il manager.

In occasione della recente Fashion Week di Parigi, Rilievi ha infine proseguito l’attuazione del progetto culturale ‘Seen by’, nato per raccontare il mondo dell'alto artigianato attraverso l'arte contemporanea grazie all'artista Claudiano.JPEG, illustratore, fotografo e street artist toscano trapiantato a Bologna, che ha portato nella capitale francese Lil’ Reel, la sua influencer lillipuziana, bolognese DOC vestita con capi ricamati da Rilievi. Scheltens & Abbenes, Martina Maffini, Alexandre Costes, Guido Volpi, Luigi Giudice sono solo alcuni dei protagonisti che in questi anni hanno aderito al progetto Seen by.
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