16 ott 2012
Rifle mette il turbo sul retail
16 ott 2012
Rifle prosegue sull’onda del rilancio avviato lo scorso anno. Dopo i recenti investimenti sul prodotto e lo stile, lo storico marchio di jeanswear creato nel 1958 dalla Confezioni Fratini fondata dai fratelli Giulio e Lorenzo Fratini, accelera oggi sul retail. L’azienda di Barberino del Mugello si sta impegnando in effetti in un programma di aperture di negozi monomarca nelle più grandi città italiane lanciando un nuovo concept progettato dallo studio di architettura David Rossi Design che mescola artigianalità e tecnologia.
Dopo la recente inaugurazione del negozio a gestione diretta a Firenze nello scorso giugno all’interno della nuova area del centro commerciale I Gigli, il 18 ottobre sarà la volta di Roma con l’inaugurazione della prima boutique Rifle nella capitale. Lo spazio di 150 metri quadri, inserito nel centro commerciale Roma Est, ospiterà le collezioni total look uomo e donna di Rifle nonché il denim con un'ampia gamma di modelli e trattamenti.
Distribuito in 600 negozi multimarca, Rifle punta ad accrescere la propria visibilità attraverso l’espansione di corner e aree dedicate. Il brand conta inoltre 25 negozi monomarca in proprio e 20 in franchising. È presente in particolare con dei negozi a gestione diretta nei principali 21 outlet d’Italia. “Ora abbiamo spostato le nostre risorse nell’espansione della rete di negozi full price come testimoniano le recenti aperture a Firenze e a Roma. Lo stesso nuovo concept verrà utilizzato anche a Milano dove apriremo all’inizio del 2013 a due passi dal Duomo. Il flagship milanese vuole essere un segno importante della vitalità del nostro brand in Italia e una vetrina sul mondo”, spiega l’ad di Rifle Andrea De Saint Pierre.
Nel 2011, l’azienda ha realizzato un fatturato consolidato di 35 milioni di euro, di cui il 15% all’estero. Rifle è presente con i suoi monomarca in Germania, Austria, Svizzera e Repubblica Ceca. Recentemente il marchio è entrato nel department store russo “Tsum” sia a Mosca che a San Pietroburgo. “Vogliamo consolidare la nostra presenza retail e wholesale in Russia e in tutto l’est Europa”, sottolinea il manager, arrivato nell'azienda toscana lo scorso anno per riportare in pareggio i conti della società e organizzare il rilancio del marchio.
È stato chiamato all’epoca anche Simone Anichini per prendere le redini del gruppo e per seguire le quattro aree di business della famiglia Fratini: l’abbigliamento con altri marchi oltre a Rifle quali J_Site, Pacific Trail, Sienna e Hetinkis, il settore alberghiero attraverso la società WhytheBest Hotels, l’immobiliare e il “private Investment”. Nel 2006 è stata creata la Rifle Holding spa, di cui Sandro Fratini, figlio di Giulio, uno dei due fondatori, è oggi unico azionista e presidente.
Due sono ora le direttrici strategiche perseguite: il retail a prezzo pieno, e non scontato come negli outlet, e l’internazionalizzazione. “L’azienda sta cambiando pelle e seminando per il futuro. Il denim resta il DNA del marchio. Quel che cambia è la rinnovata attenzione che Rifle sta ponendo nel conquistare il pubblico femminile con proposte più giovani e fashion. E i dati di vendita ci confortano”, conclude Andrea De Saint Pierre.
L’offerta femminile, che rappresentava circa il 30% del fatturato, sta aumentando. In quest’ottica il marchio ha ripristinato certe produzioni in Italia soprattutto per quanto riguarda la parte di fast fashion, continuando a produrre anche in Cina, Turchia, Tunisia e in Perù. Il prezzo medio al pubblico dei jeans Rifle varia tra i 69 e i 100 euro.
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