Les echos
16 nov 2008
Richemont: risente della crisi da ottobre
Les echos
16 nov 2008
Risparmiato dalla crisi nel primo semestre del suo esercizio, Richemont, il numero uno mondiale del lusso, ha segnalato di esser stato raggiunto dall’uragano finanziario nel mese di ottobre e che la crescita del suo fatturato si è ridotta dell’1,6% sull'anno, con un calo particolarmente marcato in America.
Nei primi sei mesi del suo esercizio, da aprile a settembre, Richemont ha visto il proprio utile netto crescere del 5% a 864 milioni di euro. Il margine operativo è aumentato del 14%, a 639 milioni di euro, mentre il fatturato è cresciuto del 10% a 2,8 miliardi. Il profitto netto risulta decisamente al di sopra delle previsioni degli analisti che, interrogati dall’agenzia AWP, avevano previsto un utile netto di soli 520 milioni.
Le cifre semestrali comprendono le attività del gruppo nel suo insieme, attività che dall’inizio di ottobre sono state scisse in due rami distinti. Il primo è la Compagnia finanziaria Richemont (CFR) che raggrupperà tutti i brand di lusso del gruppo (Cartier, Piaget, IWC, Jaeger-LeCoultre, Baume & Mercier).
Il secondo corrisponde invece ad un fondo di investimento a Lussemburgo, chiamato Reinet Investments SCA. Questo ramo, quotato alla borsa lussemburghese, andrà ad integrare la partecipazione del 19,4% di Richemont nella società britannica British American Tobacco (BAT).
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