Reuters
10 set 2018
Richemont: Jérôme Lambert promosso direttore generale
Reuters
10 set 2018
Il gruppo svizzero Richemont ha nominato lunedì il suo attuale direttore delle operazioni, Jérôme Lambert, nell’incarico di direttore generale. La sua missione? Aiutare uno dei più grandi gruppi del lusso, proprietario di marchi del calibro di Cartier, Montblanc, Azzedine Alaïa o Chloé, ad adattarsi ai cambiamenti nelle abitudini di consumo e a rimettere in sesto i suoi marchi di orologi.

Richemont, che controlla anche IWC e Piaget, operava senza un General Manager ufficiale da un anno e mezzo dopo la partenza di Richard Lepeu, andato in pensione. Un comitato esecutivo guidava il gruppo fino ad oggi.
All’epoca, Jérôme Lambert e Georges Kern erano stati considerati i candidati al posto di direttore generale, ma Georges Kern è poi andato a guidare il marchio rivale Breitling.
“Il nuovo ruolo di Jérôme lo vede assumersi la responsabilità della futura crescita del gruppo in un momento in cui le abitudini di consumo stanno cambiando in modo significativo”, ha dichiarato il principale azionista di Richemont e presidente del consiglio d’amministrazione Johann Rupert, in un comunicato.
Richemont ha registrato un incremento delle vendite a valute costanti del 10% nei cinque mesi che hanno preceduto il 31 agosto, trascinate dalle solide vendite dei suoi marchi di gioielli Cartier e Van Cleef & Arpels, soprattutto nell’Asia-Pacifico e nelle Americhe. Includendo le attività acquisite di recente, vale a dire le piattaforme online Yoox Net-à-Porter (YNAP) e Watchfinder, le vendite a cambi costanti sono addirittura aumentate di un quarto, per raggiungere i 5,67 miliardi di euro in cinque mesi, ha indicato lunedì Richemont.
“Tutte le regioni, ad eccezione del Medio Oriente, hanno registrato una crescita. Hong Kong, la Corea del Sud e Macao sono cresciute in doppia cifra, mentre la Cina ha mostrato una buona crescita”, ha dichiarato il gruppo con sede a Ginevra. Le vendite dei marchi di orologi del gruppo sono aumentate solamente del 4%, in quanto Richemont ha continuato ad adeguare gli inventari acquistando prodotti invenduti da partner commerciali.
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