Richemont crea una divisione dedicata a profumi e bellezza e rafforza il management
Richemont ha annunciato la creazione di un'entità dedicata al profumo e alla bellezza, seguendo le orme dei suoi competitor, come la francese Kering, che ha lanciato la sua divisione Beauty lo scorso febbraio, o l'italiana Dolce & Gabbana, che ha internalizzato le sue attività di bellezza nel 2022 attraverso Dolce&Gabbana Beauty. Il colosso svizzero del lusso comunica inoltre tre nomine chiave nel suo management.

Il gruppo, che nel 2021 ha rilevato il produttore di pelletteria Delvaux e lo scorso luglio il brand italiano di scarpe Gianvito Rossi, ha costituito questa nuova entità, denominata Laboratoire de Haute Parfumerie et Beauté (Laboratorio di Alta Profumeria e Bellezza), "per consentire alle nostre sei maison già attive nel settore dei profumi di raggiungere una massa critica in questo ambito altamente competitivo, dove le dimensioni sono cruciali», spiega in un comunicato stampa la multinazionale, proprietaria tra gli altri di Cartier, Piaget e Chloé.
Richemont ha scelto per guidare questa nuova unità un esperto nei settori dei prodotti chimici, dei profumi e degli aromi, con una carriera che abbraccia tre decenni, negli Stati Uniti, in Cina e in Europa. Si tratta di Boet Brinkgreve, da lui nominato amministratore delegato ceo di Laboratoire de Haute Parfumerie et Beauté.
Laureato in ingegneria meccanica presso l'Università di Eindhoven/HTS Den Bosch, nei Paesi Bassi, e titolare di un master in business administration presso l'Insead, in Francia, il manager svizzero di origine olandese ha ricoperto diverse posizioni senior presso DSM – Firmenich dal 2007 al 2023, tra cui recentemente quella di presidente della divisione Ingredienti e Acquisti del gruppo. In precedenza, ha lavorato per DuPont in ruoli di sviluppo del business dal 2003 al 2007 e ha fondato diverse società.
Si tratta quindi di un profilo alto quello appena reclutato dall'azienda svizzera per investire nell’universo della bellezza. Un annuncio che non ha mancato di preoccupare le aziende del settore, tra cui Interparfums. Il gruppo francese detiene in particolare le licenze dei profumi Montblanc e Van Cleef & Arpels, due griffe di punta di Richemont, e ha visto il suo titolo rallentare alla Borsa di Parigi durante la sessione di mercoledì 6 settembre.
Secondo Richemont, questa nuova entità dovrà, "in collaborazione con le maison e nel rispetto del loro posizionamento unico nell'alto di gamma, aiutarle a sviluppare le creazioni più raffinate e le licenze più promettenti". Oltre a Montblanc e Van Cleef & Arpels, le altre griffe del gruppo che propongono profumi sono Cartier, che dispone di un proprio profumiere, Dunhill, Alaïa e Chloé.
"Il ruolo di Boet sarà determinante nel consentire alle nostre maison di raggiungere il loro pieno potenziale in questo mercato dinamico, espandendo la loro base clienti e rafforzando al contempo le loro capacità di soddisfare le esigenze di una clientela molto esigente. Con la sua conoscenza approfondita del settore delle fragranze, i suoi precedenti successi nella guida di nuove iniziative imprenditoriali, la sua straordinaria esperienza nella creazione di team internazionali vincenti e il suo impegno nella ricerca di ingredienti sostenibili, sono convinto che Boet si rivelerà un'aggiunta notevole al gruppo", ha commentato il presidente di Richemont, Johann Rupert.
Inoltre, Swen Grundmann è stato promosso a Director of Corporate Affairs. Entrato in Richemont nel 1996 come consulente legale, il manager olandese ha fatto carriera fino ad assumere il ruolo di segretario generale del gruppo nel 2017. Lo specialista in diritto e governo societario, che vanta 27 anni di esperienza in questi settori, vede oggi ampliare le sue competenze (mantiene il suo ruolo di segretario generale) con la nuova nomina e l'ingresso nel comitato di gestione esecutiva (Senior Executive Committee).
Infine, Gary Saage entra a far parte del consiglio di amministrazione. Il manager è arrivato in Richemont nel 1988, ricoprendo il ruolo di direttore finanziario del gruppo tra il 2010 e il 2016. Dovrebbe guidare il comitato di audit.
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