24 nov 2020
Renzo Rosso (OTB): le prospettive post covid per la moda
24 nov 2020
Il patron di OTB, intervenuto in occasione del Milano Fashion Global Summit 2020, ha evidenziato alcuni spunti importanti emersi a seguito della pandemia. Secondo Renzo Rosso la moda ora è diversa: "prima c’erano troppi brand, troppe collezioni, troppe manifestazioni. Con la situazione vissuta è stata fatta pulizia, ora si respira aria nuova, c’è più concretezza, si fanno collezioni più sensate: noi per esempio abbiamo alzato la qualità e ridotto la quantità dei capi prodotti. Nei mesi scorsi abbiamo fatto un taglio dei costi, abbiamo lavorato sulla filiera, cercando di anticipare soprattutto i pagamenti di tutti nostri fornitori, per evitare che realtà fondamentali collassassero".
Sul fronte del digital, Rosso ha raccontato che durante il lockdown la sua azienda è riuscita a produrre le collezioni digitalizzando il lavoro e facendolo quindi a distanza: dai colori, alle cuciture, ai dettagli, tutto è stato fatto in digitale. "Per ogni brand abbiamo creato la nostra avatar, sulla quale abbiamo disegnato le collezioni''.
Parlando di sviluppo commerciale e mercati l'imprenditore ha poi osservato che la Cina, nel 2024, rappresenterà il 65% degli acquisti del mondo del lusso ed è quindi un Paese in cui si deve investire. "Stiamo aprendo negozi anche ora in Cina e continueremo a investire nel Paese, così come lo faremo in Giappone, che per noi vale il 25% del fatturato. L’Europa va mantenuta e migliorata perché fa da vetrina: pensiamo di chiudere magari i negozi più piccoli, in città minori, e lasciare quelli più importanti, nelle grandi piazze. Lo store deve essere sempre più esperienziale, per attirare il cliente, fargli respirare il lifestyle del brand e far vedere il proprio essere, la propria energia. Poi il cliente magari compra online, ma il negozio resta fondamentale".
Per il futuro del nostro Paese, per il futuro della moda, l'imprenditore ha sottolineato deciso che ci vuole prima di tutto un piano di sviluppo serio e concreto, con persone al Governo che abbiano una visione industriale, "condizioni che al momento, purtroppo, non ci sono. Poi si deve davvero puntare sulla sostenibilità, a 360°, pensando agli errori commessi e impegnandosi per non rifarli. Sostenibilità non significa fermarsi a qualche capo riciclato: è un modus vivendi, un sistema sociale importante. E' anche l’interfacciarsi con le condizioni di lavoro dei dipendenti, chiedersi cosa diamo noi aziende a loro, come potremmo migliorare. Processi che le aziende possono mettere in atto, avendo bravissimi imprenditori. Imprenditori che il Paese dovrebbe aiutare, invece li lascia, ci lascia, soli".
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