Renato Ancorotti eletto presidente di Cosmetica Italia

Di

Edoardo Meliado

Pubblicato il
22 giu 2018

Cosmetica Italia rinnova la sua squadra di presidenza per il triennio 2018-2021: a guidarla sarà l’imprenditore cremasco del beauty, Renato Ancorotti, eletto presidente dall’assemblea dei soci riunitasi il 21 giugno, a Milano, a Palazzo Visconti. A consegnarli il testimone è Fabio Rossello, che lascia la presidenza dopo due mandati: un lunga reggenza che durava dal 2011.

  
“La fiducia che mi hanno accordato gli imprenditori mi rende orgoglioso di rappresentare per i prossimi tre anni questo settore, la sua industria e le sue imprese”, ha commentato il neo-eletto presidente”. Il mio obiettivo sarà affermare l’eccellenza del mondo cosmetico, che sempre più deve trovare spazio tra i gioielli del made in Italy. Un’ulteriore priorità del mio mandato sarà la tutela dell’immagine del comparto, evidenziando la professionalità delle risorse umane, i principi di sicurezza e salute per il consumatore alla base del Regolamento cosmetico europeo, il contributo al benessere e all’autostima delle persone, oltre che la qualità e la dimensione del business che il nostro settore rappresenta”.
 
Ad affiancare Ancorotti nel suo nuovo mandato sono stati nominati 3 vicepresidenti: François-Xavier Fenart, di L’Oréal Italia, Benedetto Lavino, di Bottega Verde, e Matteo Locatelli, di Pink Frogs. 

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Nato a Crema nel 1956 e laureatosi in “Controllo di Qualità - Curriculum Cosmetologico” nell’Università degli Studi del Piemonte Orientale, Renato Ancorotti ha fondato nel 1984 Gamma Croma, un’azienda conto terzi produttrice di make-up, ceduta nel 2008 ad una società francese. Il lancio della Ancorotti Cosmetics, creata con la figlia Enrica, risale invece al 2009: operante nel settore dell’R&D e della produzione di prodotti make-up e skincare per i maggiori brand internazionali, nel 2016 il suo giro d’affari è stato di 72 milioni di euro.
 
Cosmetica Italia riunisce circa 500 aziende del settore comestico, rappresentative del 95% del fatturato del settore, che sfiora gli 11 miliardi di euro.