18 mar 2020
Ratti: nuovo anno record, ma il coronavirus frena la corsa
18 mar 2020
Ratti archivia un nuovo anno da record, ma apre il 2020 con una battuta d’arresto a causa del coronavirus (-20% di ordini).

L’utile netto 2019 è balzato del 23,3% a 12,9 milioni su 116,3 milioni di ricavi (+6,1%). Migliorano di 3,8 milioni l’Ebitda a 20,2 milioni e di 3,4 milioni l’Ebit a 16,6 milioni. Il CdA ha proposto un dividendo al lordo di imposte di 0,22 euro per azione.
I risultati rafforzano la posizione finanziaria netta del gruppo tessile (+1,8 milioni) che, nell’anno concluso il 31 dicembre scorso, ha beneficiato del regime agevolato di tassazione ‘Patent Box’ per 1,4 milioni.
Corrono le divisioni Studio (+27,5%) e Luxe (13,2%) grazie a tessuti stampati e accessori in licenza, mentre frena del 29,5% il Polo Fast Fashion. Europa (+22,1%) e Giappone (+37,8%) spingono le vendite di Ratti, che perde terreno negli USA (- 21,1%) a causa del calo della cravatteria.
Sulle previsioni del nuovo anno pesa l’ombra lunga del coronavirus. Ratti, apripista del tessile-moda nella risposta al virus attraverso un patto di mutuo soccorso con lo storico competitor Mantero, ha già avviato un piano di efficientamento di tutte le voci di spesa e sospeso le attività non prioritarie.
“L’evoluzione del 2020 dipenderà dalle tempistiche con cui i Paesi più colpiti dal coronavirus riusciranno a stabilizzare la propria situazione sanitaria, sociale ed economica, creando così le condizioni per il progressivo recupero dei consumi”, spiega una nota di Ratti.
Per contenere il rischio di contagio, la manifattura ha ridotto l’organico nei reparti produttivi della sede di Guanzate (CO) a 100 unità, attivando per 450 addetti programmi di smart working e di fruizione di ferie.
Forte di una solida posizione patrimoniale e finanziaria, Ratti “non modifica i propri obiettivi strategici di medio-termine, confermando gli investimenti in impianti e tecnologie, con l’obiettivo di supportare la propria crescita in un’ottica di sostenibilità sociale e ambientale”, prosegue la nota.
L’azienda entra a gamba tesa sul virus annunciando una corposa donazione da 250mila euro alla Fondazione Provinciale della Comunità Comasca per acquistare macchinari e strumenti necessari per affrontare l’emergenza sanitaria.
“Quando la situazione si fa seria”, commenta il presidente del gruppo, Doni Ratti, “conta solo chi parla la tua stessa lingua e compie scelte generose ed immediate a favore del bene di tutti”. “L’aiuto servirà a garantire cure e assistenza a chi ne ha bisogno”, aggiunge l’AD di Ratti, Sergio Tamborini.
Accanto alla donazione, l’azienda ha sottoscritto una specifica copertura assicurativa aggiuntiva rispetto alle polizze sanitarie già presenti, per erogare un aiuto economico in caso di ricovero, convalescenza ed assistenza post ricovero.
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