Ratti, mascherina solidale con Talking Hands

Con lo scoppio del coronavirus, il sistema moda si è prontamente mobilitato per assicurare la fornitura di mascherine alla nazione convertendo parte delle produzioni. A questo appello di responsabilità ha risposto anche la comasca Ratti con una versione ‘solidale’ di mascherina realizzata in collaborazione con Talking Hands.

Il progetto inclusivo unisce il know how nei tessuti e nella stampa della tessitura di Guanzate con la cultura manifatturiera veneta di Talking Hands, laboratorio solidale nato nel 2016 che coinvolge in attività progettuali e manuali un gruppo di ragazzi rifugiati e richiedenti asilo.

Le mascherine (lavabili e riutilizzabili) sono tutti pezzi unici realizzati con il cotone ‘Wax Ratti’, un tessuto nato dall’incontro di culture e simbolo della mixité artistica. Attraverso i suoi disegni, questo materiale rivela un processo di contaminazione che collega Asia, Africa ed Europa.

Con questo progetto, Ratti e Talking Hands raccontano “una bellezza fuori dagli schemi di una produzione industriale o di uno standard acquisito, mostrando come un oggetto sia capace di suscitare sensazioni emotive in cui la qualità si misura anche nella capacità di sviluppare processi inclusivi con risposte adeguate ed efficaci per tutti e per ciascuno”.

Ratti, mascherina solidale con Talking Hands

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