Reuters
Gianluca Bolelli
30 ott 2020
Ralph Lauren, al di sotto delle stime, risente degli effetti della pandemia
Reuters
Gianluca Bolelli
30 ott 2020
Ralph Lauren Corporation ha reso noto di aver registrato ricavi inferiori alle stime degli esperti nel secondo trimestre, a causa del calo del traffico di clienti nei negozi e della diminuita richiesta per il suo abbigliamento e i suoi accessori d’alta gamma durante la pandemia di Covid-19.

Il marchio d’abbigliamento premium ha già dichiarato di aspettarsi risultati ampiamente condizionati dalla pandemia nel terzo trimestre e sull'intero anno. La crisi attuale sembra gravare in modo profondo sulla domanda dei suoi clienti.
I ricavi netti del marchio statunitense sono scesi di circa il 30%, a 1,19 miliardi di dollari (1,02 miliardi di euro) nel trimestre chiuso il 26 settembre. Gli analisti avevano stimato 1,21 miliardi di dollari (1,04 miliardi di euro), secondo i dati pubblicati da Refinitiv.
“Nel corso del primo semestre fiscale, abbiamo continuato la nostra trasformazione accelerando l'implementazione di Connected Retail e mettendo in pratica uno sforzo maggiore nella digitalizzazione dell'azienda”, sottolinea Patrice Louvet, presidente e CEO di Ralph Lauren.
“Abbiamo anche avviato un difficile, ma necessario, lavoro di semplificazione della nostra struttura organizzativa e finanziaria al fine di posizionare al meglio l'azienda per la crescita futura”, prosegue Louvet. “In futuro, continueremo a concentrare i nostri sforzi sull'innalzamento dell'esperienza d’acquisto per ispirare i nostri clienti in tutto il mondo e creare valore per i nostri azionisti”.
L’azienda ha subito perdite nette pari a 39,1 milioni di dollari (33,45 milioni di euro), o 0,53 dollari (0,45 euro) per azione, contro l’utile di 182,1 milioni di dollari (155,8 milioni di euro), o 2,34 dollari (2 euro) per azione, registrato un anno fa.
Nel frattempo, il gruppo newyorchese si è alleato con l’associazione Parity.org ed altre società del settore, come PVH Corp., Lacoste, Tiffany & Co. e Movado Group Inc. per impostare una tabella di marcia sul tema dell'uguaglianza di genere nella moda.

Spiegato nei dettagli in un documento intitolato “Unlocking Gender Parity in Fashion” (“Promuovere l'uguaglianza di genere nella moda”), il roadbook propone un metodo in varie tappe da implementare all’interno delle aziende allo scopo di ottenere progressi misurabili a favore dell'uguaglianza di generi sessuali e stipendi a tutti i livelli di posti di lavoro.
Parity.org è un’associazione con sede a San Francisco dedicata alla promozione della parità di genere nelle posizioni dirigenziali. Lanciata nel 2017, conta Ralph Lauren tra i membri fondatori. La partecipazione di Ralph Lauren alla creazione di questa tabella di marcia fa seguito ad altri sforzi compiuti dall’iconica label per promuovere la diversità al suo interno. L'azienda ha raggiunto l'obiettivo di parità di genere per il 2023 ben tre anni prima del previsto, e così ora le donne rappresentano il 50% delle sue posizioni di vicepresidenza e direzionali.
Recentemente, Ralph Lauren è diventato anche un membro fondatore di ParityPledge, la filiale di Parity.org che sostiene le persone di colore.
Con Robin Driver
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