27 ott 2020
Raffaello Napoleone: le fiere internazionali sono indispensabili, il DPCM del 25 ottobre rafforza clima di incertezza
27 ott 2020
Non sappiamo se il DPCM del 25 ottobre riuscirà in qualche modo a ridurre il numero dei contagi da covid19, per ora l'unica certezza è che intere categorie di lavoratori sono precipitate nell'incertezza per via di un decreto che ne blocca le attività. Immediate le reazioni degli organizzatori delle manifestazioni fieristiche, uno dei comparti che si è visto più colpito a seguito del divieto posto dal Governo Conte allo svolgimento di qualsivoglia fiera. Nella giornata del 26 ottobre il Presidente AEFI (Associazione Esposizioni e Fiere Italiane) ha dichiarato che il provvedimento è uno shock gravissimo per il settore fieristico per il quale serve un atto urgente con un intervento economico a fondo perduto. Anche perchè Il Governo aveva garantito che una eventuale stretta sarebbe stata programmata, mentre è arrivata dall'oggi al domani, mandando all'aria anche fiere al via (nel settore fashion MarediModa era pronta a partire il 3 novembre in tutta sicurezza, dopo mesi di preparazione in tal senso).
Non si è fatto attendere una riflessione dell'Amministratore Delegato di uno dei nostri fiori all'occhiello in ambito fieristico: Pitti Immagine, con Pitti Uomo su tutte, la fiera-evento leader mondiale nel suo settore la cui prossima edizione dovrebbe svolgersi a Firenze dal 12 al 14 gennaio 2021 nella storica location della Fortezza da Basso. “Siamo ben consapevoli di quanto sia difficile per il Governo gestire una situazione sanitaria nuovamente di emergenza, ma la decisione di sospendere le fiere internazionali sino al prossimo 24 novembre, oltre a cancellare eventi già programmati e imminenti, rende più difficile l’organizzazione dei saloni anche per i mesi successivi, come è già stato rilevato, con pesanti conseguenze sia per gli enti promotori sia per le aziende", dice preoccupato Raffaello Napoleone. "Sappiamo che il Governo, pur in una situazione finanziaria molto complessa, sta lavorando giustamente e meritoriamente anche a un robusto piano di indennizzi e di aiuti per le imprese fieristiche in sofferenza un fatto positivo che dimostra comprensione per quanto sta succedendo nel nostro settore. Gli aiuti pubblici sono e saranno fondamentali, ma solo se insieme a essi gli operatori economici potranno fare la loro parte”.
“La sospensione rafforza il clima di incertezza – prosegue Napoleone – rischia di interrompere la fase di preparazione in corso e lascia poco tempo alle aziende e ai compratori internazionali per pianificare e organizzare gli spostamenti e la partecipazione alle fiere. Occorre cercare soluzioni sostenibili e praticabili nel più breve tempo possibile, con il coinvolgimento attivo degli enti locali e delle Regioni, vista la rilevanza che l’indotto di tali eventi ha per i sistemi economici territoriali. Chi fa il nostro mestiere ha già predisposto tutte le misure necessarie per rispondere ai più rigorosi protocolli di sicurezza previsti dalle autorità. I percorsi dei compratori saranno tracciati, gli accessi alle sedi, ai padiglioni e agli stand programmati, gli allestimenti pensati per garantire distanziamento. Per quanto riguarda gli eventi di Firenze, stiamo lavorando insieme agli esercizi alberghieri e di ristorazione per offrire le condizioni più sicure. Le fiere internazionali riservate ai soli operatori economici sono eventi controllati e pianificati, il tasso di imprevisto è bassissimo”.
L’industria del tessile, dell’abbigliamento e degli accessori, uno dei principali portatori di bilancia commerciale positiva per il nostro paese concentra le sue date di presentazione in Italia tra gennaio e marzo, in una catena integrata e interconnessa. Le manifestazioni di settore, che partono storicamente con Pitti Uomo, vedono poi svolgersi VicenzaOro, Pitti Bimbo, Homi, Milano Unica, Immagine Italia, Micam, Mipel, TheOne, Super, White, Mido oltre alle Fashion Week, in un equilibrio perfetto, frutto del lavoro di anni. "Ben vengano quindi anche delle azioni coordinate tra i diversi organizzatori e le città che ospitano gli eventi"- conclude Napoleone, ricordando che si tratta delle collezioni che saranno in vendita a partire dal prossimo autunno, quando è auspicabile porre l’inizio di un graduale ritorno alla normalità degli scambi e degli acquisti. "Le fiere internazionali sono appuntamenti indispensabili per la promozione dell’export dell’industria italiana – e lo sono soprattutto per il vastissimo tessuto di piccole e medie imprese manifatturiere, incluse le realtà artigianali più strutturate, che in tantissimi casi non hanno altri strumenti altrettanto efficaci per raggiungere i mercati esteri”.
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