30 giu 2021
RadiciGroup: bene utile (+8,1%) e margine operativo (+4,4%) nel 2020
30 giu 2021
La realtà bergamasca attiva nelle fibre, nei tessuti non tessuti e nei tecnopolimeri RadiciGroup contiene i negativi effetti della pandemia nel 2020, anche grazie agli investimenti in innovazione e sostenibilità, mentre il 2021 si apre con risultati positivi.
RadiciGroup ha chiuso l’esercizio 2020 con un fatturato consolidato di 1.019 milioni di euro, contenendo la flessione rispetto al 2019 al -6,7%. L’EBITDA ha raggiunto invece i 173 milioni di euro, in aumento del +4,4% rispetto all’anno precedente, mentre l’utile di esercizio, al netto di ammortamenti e svalutazioni, si è attestato su 87 milioni di euro (+8,1% rispetto al 2019).
In linea generale, nel 2020 l’andamento del gruppo ha ricalcato gli sviluppi della diffusione della pandemia, registrando un forte calo della domanda nel corso della prima parte dell’anno, dopo l’introduzione delle misure di lockdown, seguito da un discreto recupero tra settembre e novembre, parzialmente rallentato dalla ripresa dei contagi in dicembre. L’area tessile è stata caratterizzata da una maggiore sofferenza rispetto alle altre unità di business del gruppo, in linea con l’andamento dell’intero comparto a livello nazionale, spiega l’azienda nel proprio comunicato.
“Il 2020 è stato sicuramente un anno complesso sotto diversi punti di vista”, ha dichiarato Angelo Radici, Presidente di RadiciGroup, “ma siamo riusciti a limitare l’impatto negativo della pandemia e a raggiungere risultati soddisfacenti che confermano la nostra competitività sul mercato”. Nel nuovo anno, “nonostante uno scenario globale ancora incerto”, prosegue Radici, “siamo fiduciosi che […] puntando su produzioni a maggior valore aggiunto, su una migliore flessibilità produttiva e su investimenti in ricerca e sviluppo, potremo continuare ad offrire ai nostri clienti soluzioni altamente performanti, lavorando insieme su progetti sempre più innovativi e sostenibili”.
Anche durante lo scorso anno, inevitabilmente influenzato dalla diffusione della pandemia e dalle misure introdotte per il suo contenimento, RadiciGroup ha continuato a focalizzarsi sui propri core business, considerati strategici e sinergici, quali la chimica del nylon, i tecnopolimeri e le soluzioni tessili avanzate.
Sempre nel 2020, l’impegno di RadiciGroup per garantire la competitività delle aziende è proseguito tramite un piano di investimenti da 50 milioni di euro orientato all’aggiornamento tecnologico e alla flessibilità degli impianti nonché alla sostenibilità dei processi e dei prodotti.
“Negli ultimi cinque anni”, ha sottolineato al riguardo Alessandro Manzoni, CFO di RadiciGroup, “abbiamo investito oltre 240 milioni di euro, che ci hanno permesso di fronteggiare le sfide tecnologiche poste dal mondo industriale. Tutto questo tenendo sempre sotto controllo l’indebitamento e arrivando a chiudere anche il 2020 con una posizione finanziaria netta positiva e con tutti gli indicatori patrimoniali in miglioramento”.
Il 2021 si è aperto con risultati positivi: nel primo trimestre fatturato e margine operativo lordo sono in crescita in quasi tutti i settori di business, nonostante il forte aumento dei costi delle materie prime registrato nell’ultimo periodo, fa sapere la società.
Recentemente RadiciGroup ha lanciato Renycle, l’unico filato italiano realizzato al 100% in nylon 6 da riciclo meccanico, il quale consente di risparmiare oltre l’87% di energia e il 90% di acqua e ridurre le emissioni di CO2 del 90%, garantendo prestazioni tecniche paragonabili alla materia vergine, mentre con il marchio di calze di alta gamma Oroblù (gruppo CSP International) ha realizzato il primo collant Made in Italy prodotto con filati ottenuti dal riciclo del PET delle bottiglie, grazie al nuovo filato di poliestere Repetable.
Con oltre il 90% dei suoi 3.000 dipendenti in 15 nazioni globali assunto a tempo indeterminato, il gruppo Radici tiene a ricordare orgogliosamente il consolidamento del suo rapporto di dialogo con il territorio. Una relazione alimentata da uno scambio continuo, grazie anche all’ubicazione delle sue aziende in prossimità di centri urbani. In particolare, in Italia l’80% dei lavoratori abita entro un raggio di 20 km dalla sede aziendale, così come la famiglia Radici mantiene una presenza solida laddove il gruppo è nato e opera. Numerose sono le iniziative a favore delle comunità locali, tra cui progetti con le scuole per lo sviluppo dei talenti e il sostegno alle attività sportive giovanili, e poi l’azienda è storico sponsor della squadra di calcio locale dell’Atalanta.
Circa un anno fa, RadiciGroup ha anche lanciato Radici InNova, società consortile senza scopo di lucro volta a sviluppare nuovi progetti di ricerca e innovazione per i settori della chimica, dei polimeri ad alte prestazioni, delle soluzioni tessili avanzate, in linea con la strategia di sostenibilità del gruppo, che oggi è diventata pienamente operativa.
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