Per Quiksilver, il calo di più del 28% del suo Ebitda (passato da 28 a 20 milioni di euro, cioè da 39 a 28 milioni di dollari) nel primo trimestre dell'esercizio 2011, iniziato il 1° novembre, rispetto allo stesso periodo 2010, è da mettere in relazione con gli investimenti sostenuti in una serie di nuovi business. Anche l'utile operativo è calato, essendo passato da 13,6 milioni a circa 9 milioni.
Kelly Slater, campionissimo di windsurf, per Quiksilver |
Il gruppo americano, che annovera in portafoglio i marchi Quiksilver, Roxy, DC, Lib Tech e Hawk, ha riscontrato un calo del suo fatturato dell'1,6% su questo periodo, a 308 milioni di euro. In questo contesto, il gruppo ha comunque realizzato una crescita di quasi il 4% sul mercato americano.
In compenso, i tassi di cambio hanno avuto un forte impatto sui suoi risultati in Europa ed Asia-Pacifico. A tasso di cambio costante, Quiksilver Europa cresce dell'1%, a 119 milioni di euro, e l’Asia-Pacifico cala dell'8%, a 48 milioni di euro. "Come avevamo anticipato, ora che la nostra ristrutturazione finanziaria è terminata, ci stiamo occupando di investire nei nostri brand e nel loro potenziale di crescita a lungo termine", ha ricordato Robert B. McKnight Jr., presidente del direttorio di gestione dell'azienda. Per il 2011, la direzione stima di ottenere una leggera crescita delle vendite.
Di Olivier Guyot (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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