Pvh: ricavi del secondo trimestre a +7%, guidati da Calvin Klein e Tommy Hilfiger

Di

Edoardo Meliado

Pubblicato il
28 ago 2017

Pvh, colosso americano dell’abbigliamento moda, ha registrato un aumento dei suoi ricavi nel secondo trimestre dell’anno del 7% a circa 1,6 miliardi di euro, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’ottima performance è principalmente dovuta ai ricavi generati dai due brand ammiragli del gruppo, Calvin Klein e Tommy Hilfiger.

“Questi risultati riflettono una crescita di circa 25 milioni di dollari - circa 22,3 milioni di euro - derivante dalla strategia di marketing adottata per Calvin Klein e Tommy Hilfiger”, ha dichiaro il Presidente e CEO di Pvh, Emanuel Chirico. “Inoltre”, ha proseguito Chirico, “stiamo progettando di investire ulteriori 10 milioni di dollari - circa 8,9 milioni di euro - nel marketing di questi brand per la seconda parte dell’anno”.
 
I ricavi dell'attività Calvin Klein nel secondo trimestre sono aumentati dell'8% a 704 milioni di euro. Le vendite di Calvin Klein International sono aumentate del 20% a 352 milioni di euro rispetto all'anno precedente. Prestazioni eccezionali della divisione wholesale in Europa e in Cina, nonché una solida crescita del settore retail. Le vendite in Nord America hanno invece mostrato una flessione dell'1% a 351 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2016.

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Le entrate dell'attività di Tommy Hilfiger per il secondo trimestre sono aumentate del 4% a 799 milioni di euro. I ricavi di Tommy Hilfiger International sono cresciuti del 9% a 441 milioni di euro rispetto all'anno precedente, guidati da solide performance in Europa e in Asia. Anche qui, le entrate del Nord America sono diminuite del 2% a 358 milioni di euro rispetto all'anno precedente.
 
Pvh, società di abbigliamento americana fondata nel 1881, opera attraverso un brand portoflio diversificato che include numerosi brand, capitanati dallle insegne Calvin Klein e Tommy Hilfiger, che rappresentano approssimativamente l’80% delle entrate annuali del gruppo. Il business aziendale si è evoluto da una prospettiva regionale, focalizzata nell’area del Nord America, ad una globale (Europa, Asia-Pacifico e America Latina). L’esercizio fiscale 2016 si è chiuso con circa 7,3 miliardi di euro.