Purezza, modernità e colori: la maison Pierre Cardin torna sulle passerelle ufficiali

A due anni dalla scomparsa del suo fondatore, la maison Pierre Cardin è tornata domenica sera nel calendario ufficiale della fashion week parigina, trent'anni dopo averla lasciata, segnando il rilancio della griffe, che passa anche per il lancio di una boutique online.

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"Mio zio, che aveva già conosciuto il successo, ha ritenuto di non aver più bisogno di sfilare nel calendario ufficiale, rifiutandosi di essere costretto a presentare due collezioni all'anno in date specifiche. Si è accontentato di creare sfilando di volta in volta in Francia o all'estero", ha sottolineato all'agenzia di stampa AFP Rodrigo Basilicati-Cardin, nipote del couturier.
 
"Io penso sia importante essere presenti nel calendario ufficiale. Non vedo ragioni per rinunciare a questo grande evento internazionale", ha aggiunto, 70 anni dopo la prima sfilata di Pierre Cardin nel 1953.

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Lo studio creativo della maison è oggi composto dal nipote di Pierre Cardin e da tre collaboratori di lunga data. Negli storici saloni in Faubourg Saint-Honoré, i quattro hanno lavorato insieme per firmare i 60 modelli della sfilata.
 
Un completo da giorno composto da una giacca blu turchese a tagli geometrici su ampi pantaloni bianchi, un abito da sera con strascico trasparente, una blusa "crop top" e un pantalone fluido sotto un cappotto in tinta: la nuova collezione riprende i codici della griffe, da sempre protesa verso lo spazio, ma con un approccio nettamente più epurato e moderno, che celebra i colori accesi e i tessuti riciclati, secondo i principi eco-responsabili di Rodrigo Basilicati-Cardin, ingegnere di formazione.
 
"Le silhouette sono state semplificate, pur rimanendo singolari. Voglio rivolgermi anche alla clientela giovane, che si sta sempre più allontanando dall'uniformità", ha aggiunto, precisando anche che Maxim's non è più in vendita, come aveva annunciato suo zio qualche anno fa.
 
Il mitico ristorante acquistato nel 1981 da Pierre Cardin dovrebbe presto riaprire 365 giorni all'anno, con anche il rilancio del suo famoso "american bar" e la creazione di un hotel "art nouveau" ai piani alti dell'edificio.