16 gen 2023
PureDenim e Bemberg presentano a Pitti Uomo il primo denim a base di Cupro
16 gen 2023
Oltre alle nuove collezioni per l’AI 2023-24, Pitti Uomo 103 è stata anche l’occasione per presentare importanti novità relative alla filiera del lusso. Come nel caso di PureDenim, azienda italiana specializzata nella produzione di tessuti denim sostenibili, e Bemberg, il brand della fibra di cellulosa rigenerata cupro, prodotta dall’azienda giapponese Asahi Kasei, che al salone fiorentino hanno presentato Blue di Cupro, il primo tessuto denim a base di cupro.

“Il cupro Bemberg è prodotto a partire dalla peluria dei semi di cotone, che dopo la raccolta normalmente vengono buttati. In questo caso, invece, tale peluria viene raccolta manualmente e trasformata in una pasta utilizzata per produrre fibra o filo”, spiega a FashionNetwork.com Luigi Caccia, fondatore di PureDenim. “Si tratta quindi di un prodotto di recupero, molto interessante in termini di sostenibilità, perché riduce notevolmente la quantità di cotone usato per produrre i tessuti e quindi l’impatto ambientale che deriva dalla coltivazione della pianta”.
“Il cupro è un materiale caratterizzato da lucentezza e leggerezza, per questo motivo viene normalmente usato per le fodere interne degli abiti di lusso. Noi siamo riusciti, abbinandolo ad altri materiali, ad ottenere tessuti con le stesse caratteristiche del denim in termini di resistenza nel tempo, anche a lavaggi aggressivi”, prosegue Caccia. “Inoltre, il cupro ha una capacità di termoregolazione pari quasi a quella dei tessuti tecnici, pur essendo al 100% naturale. Si tratta ovviamente di un prodotto di nicchia ed esclusivo, sia in termini di quantità disponibili che di costi, e quindi adatto al mondo del lusso”.

La collezione "Blue di Cupro" è costituita da sette tessuti in Bemberg, al 100% o in mischia con cotone, lana o canapa, realizzati con le più avanzate tecnologie PureDenim. I tessuti Blue di Cupro sono infatti tinti con "Smart Indigo", una tecnologia di tintura indaco prodotta internamente dall’azienda milanese senza l’impiego di sostanze chimiche: gli unici elementi coinvolti sono acqua, pigmenti indaco ed elettricità. In termini di finissaggio, l'aspetto e le prestazioni dei tessuti sono migliorati dalla tecnologia a ultrasuoni "Eco Sonic", che consente una significativa riduzione dell'acqua utilizzata, un aumento delle caratteristiche estetiche e uno scolorimento controllato. Infine, ogni filato usato da PureDenim è protetto da NaturalReco, un prodotto naturale al 100% che sostituisce completamente l'uso di pellicole di plastica, una delle cause principali dell'emissione di microplastiche.
“Ci si concentra tanto sul cotone organico, non considerando che, ad esempio, nel denim il cotone rappresenta solo il 10% dell’impatto ambientale della produzione del tessuto, il resto lo fanno le lavorazioni, i prodotti chimici, le tinture. Per questo motivo, oltre a diminuire la quantità di cotone, ci impegniamo a sviluppare tecnologie di lavorazione sostenibili, applicando al mondo del denim tecniche già utilizzate in altri settori”, prosegue Caccia. “Ad esempio, attualmente stiamo collaborando con l’azienda israeliana Sonovia Tech per il lavaggio a ultrasuoni, che utilizza pochissima acqua; il prossimo passo sarà la tintura a ultrasuoni”.

PureDenim, inoltre, riserva molta attenzione alla tracciabilità del cotone che utilizza: “Usiamo cotoni tracciati con la stessa tecnologia utilizzata per i passaporti. Per la nostra collezione Infinity collaboriamo con un coltivatore australiano che produce un cotone pregiato dalle fibre molto lunghe, in cui vengono inseriti dei minerali luminescenti che grazie a un piccolo scanner posizionato sul tessuto consentono di sapere tutte le informazioni sul cotone utilizzato, inserite in blockchain”, spiega l’imprenditore.
L’azienda di Inveruno, in provincia di Milano, collabora oggi con una ventina di brand e griffe del lusso, ma anche con altre realtà della filiera: “Siamo un’azienda artigianale, non produciamo grandi volumi. Stiamo lavorando bene con Dondup su dei prodotti molto interessanti e con il brand tedesco Closed, che produce principalmente in Italia. Abbiamo inoltre una partnership con una società di Prato specializzata nel jacquard che produce conto terzi, per la quale ci occupiamo della parte di tintura e finissaggi del denim con le nostre tecnologie”, conclude Caccia.
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