17 mar 2014
Pur se ottimista, Wolford avrà conti ancora in rosso quest'anno
17 mar 2014
Wolford sta cominciando a raccogliere i frutti della rifocalizzazione sul proprio core business. La società è infatti tornata a crescere nel terzo trimestre, ma questo non sarà sufficiente per farla tornare in attivo.
La direzione punta, per l'esercizio che si chiuderà il 30 aprile, su un disavanzo prima di interessi e imposte di 5 milioni di euro, di cui 3 milioni legati a oneri non ricorrenti. Nel frattempo, da novembre a maggio, lo specialista austriaco dei collant di alta gamma ha visto crescere le vendite del 2,2%, a 48 milioni di euro. Una buona notizia per la direzione del brand, visto che questo periodo è il più importante dell'esercizio, perché comprende le feste di fine anno.
Nel corso dei primi 9 mesi dell'anno finanziario, il fatturato è regredito di un piccolo -0,6%, a 123,4 milioni. Tuttavia, a tasso di cambio costante, lo stesso dato è in progressione dell'1%. Come molti brand, Wolford ha sofferto nel wholesale, dove l'attività è calata del 9%. Ma i dettaglianti indipendenti pesano solo per il 16% sull'attività. Gli outlet, le concessioni nei grandi magazzini e l'online hanno ottenuto incrementi rispettivamente del 12%, dell'8% e del 21%.
Per regioni, Wolford ha ottenuto delle belle performance negli Stati Uniti e in Cina. Anche in Italia l’attività è in aumento, grazie all'apertura di punti vendita monomarca. Leggeri cali sono invece stati registrati in Francia (10% dell'attività di Wolford), in Germania (16%), nei Paesi Bassi e in Scandinavia.
Sul versante dei risultati, l'utile prima di interessi e imposte è precipitato del 45%, a 1,74 milioni. Nello scorso dicembre, Wolford aveva annunciato di volersi rifocalizzare sulle sue linee di collant e di biancheria intima. Il beachwear è stato la prima vittima di questa decisione.
Bruno Joly (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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