Pubblicato il
26 gen 2012
26 gen 2012
Pur se in calo, H&M continua ad espandersi
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26 gen 2012
26 gen 2012
H&M ha deciso di proseguire nella sua espansione, malgrado la congiuntura negativa e il calo del suo margine lordo. Il gruppo svedese ha infatti annunciato per il suo esercizio attuale, che ha preso il via il 1° dicembre, di voler inaugurare 275 negozi, principalmente negli USA, in Gran Bretagna e in Cina. Il colosso scandinavo ricorda che la Francia offre ancora delle belle opportunità. Inoltre, alcune prime boutique Cos sono annunciate in Italia e in Finlandia. La prima in Asia è stata aperta a dicembre, per l'esattezza ad Hong-Kong.
![]() Cos, un brand che punta a diventare di respiro mondiale? (Foto: cosstores.com) |
Il brand poteva quindi contare a fine novembre su 45 negozi nel mondo. L’obiettivo per il gruppo (H&M, Cos, Weekday, Monki, Cheap Monday…) è di incrementare la rete ogni anno di una percentuale variabile tra il 10 e il 15%. Il gruppo ha ottenuto una crescita delle vendite del 12% in dicembre, ma a perimetro comparabile di solo il 4%. Un incremento certamente dovuto ai saldi, al clima mite dell'autunno, che ha fatto rinviare la vendita di capi più pesanti, e ovviamente all'espansione della propria rete.
Del resto, l'esercizio 2010/2011, chiuso il 30 novembre, non è stato certo dei più facili. Sulla totalità del quarto trimestre – periodo da settembre a novembre – le vendite sono regredite a perimetro comparabile del 3%. Infine, sui dodici mesi, il calo si è limitato all'1% e questo sempre senza considerare le aperture di negozi. Il gruppo ha anche sofferto dei tassi di cambio e della forza della corona svedese.
Alla fine, senza considerare l’evoluzione dei tassi di cambio, le sue vendite totali sono cresciute dell'8%, a più di 14,5 miliardi di euro. L'utile operativo è invece calato di più del 20%, a 1,8 miliardi. «H&M rimane forte, pure in un contesto difficile. Abbiamo fatto registrare una crescita dell'8% in moneta locale e guadagnato quote di mercato pur nel corso di uno dei periodi più tesi di sempre per l'industria della moda», si è rallegrato il CEO, Karl Johan Persson.
Bruno Joly (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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