Puma punta a un 90% di materiali più sostenibili entro il 2025
Il produttore tedesco di articoli sportivi Puma si è dato l’obiettivo di fabbricare il 90% dei propri prodotti a partire da materiali più sostenibili entro il 2025. A quella data, il gruppo bavarese con sede a Herzogenaurach annuncia anche che il 75% del poliestere che utilizzerà sarà riciclato.
L'annuncio arriva dopo che Puma ha affermato di essere riuscito nel 2020 a trovare fonti sostenibili per i principali materiali utilizzati nella sua produzione, ovvero viscosa, cotone e piuma d’oca. L'obiettivo dichiarato è anche quello di ridurre il consumo di acqua e prodotti chimici lungo la sua catena di produzione.
“Nella nostra strategia di sostenibilità, ci sforziamo di avere il maggior impatto positivo possibile, in modo che i nostri clienti sappiano che acquistando un prodotto Puma stanno comprando un bene proveniente da una fonte sostenibile”, spiega Stefan Seidel, responsabile dello sviluppo sostenibile di Puma.
Un approccio eco-responsabile che viene promosso da Puma attraverso linee dedicate. A cominciare dalla collezione in poliestere riciclato “Exhale” realizzata con la top model Cara Delevingne. O ancora “Re.Gen”, linea prodotta a partire dagli scarti industriali di Puma, dai suoi scampoli di pelle e cotone, fino ai rifiuti di plastica riciclati. La “First Mile Collection” incorpora invece fili realizzati con plastica riciclata e la sua produzione crea posti di lavoro sostenibili a Taiwan, Haiti e Honduras.
Per il 2021, Puma prevede una crescita delle vendite di circa il 15% e una redditività notevolmente superiore a quella registrata lo scorso anno. Nel 2020, la società tedesca aveva registrato una contrazione del 5% delle vendite, a 5,2 miliardi di euro. L'aumento registrato nell'area EMEA non è stato sufficiente a compensare il calo registrato in Asia-Pacifico e sul mercato americano.
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