Reuters API
Gianluca Bolelli
31 lug 2019
Puma molto dinamico, grazie al Manchester City e al basket
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Gianluca Bolelli
31 lug 2019
Puma ha rivisto al rialzo mercoledì le sue previsioni di vendite e utili annui dopo aver registrato un solido secondo trimestre, grazie soprattutto al suo ritorno sul mercato del basket negli Stati Uniti e al contratto perfezionato col club del Manchester City, campione inglese in carica di calcio.

Il titolo azionario di Puma, che è già salito di circa il 40% dall'inizio dell'anno, guadagnava ancora il 5,74%, a 61,70 euro di valore, verso le 8:55 italiane alla Borsa di Francoforte.
Il produttore tedesco di articoli sportivi, che annovera fra i suoi principali azionisti Artemis, la holding della famiglia Pinault, e Kering, ha perfezionato a febbraio un contratto con il Manchester City per sostituire Nike a partire dalla prossima stagione calcistica. Il Felino ha dichiarato che le vendite delle nuove maglie della squadra campione della Premier League svelate questo mese hanno superato le sue aspettative.
Puma, che è tornato nel mondo del basket alla fine dello scorso anno, ha anche sottolineato che era partner di Danny Green, che ha contribuito al primo titolo di campioni NBA vinto dai Toronto Raptors in giugno. Inoltre giudica incoraggianti le prime vendite delle scarpe “Ralph Sampson”, dal nome di un ex giocatore di basket statunitense.
Puma mostra una crescita superiore a quella dei suoi concorrenti di dimensioni maggiori Adidas e Nike, soprattutto a seguito delle campagne che ha attivato sui social network e le partnership che ha stipulato con grandi società calcistiche e celebrità come la cantante Selena Gomez e il rapper Jay-Z.
Il suo dinamismo contrasta con la situazione dei rivali Nike, che ha realizzato un profitto trimestrale al di sotto delle aspettative, e Under Armour, che ha abbassato le proprie previsioni di vendite annuali in Nord America.
Nel secondo trimestre, il brand ha registrato un incremento delle vendite del 15,7%, a 1,23 miliardi di euro (consensus: 1,2 miliardi), mentre l’utile operativo è aumentato del 39%, a 80,3 milioni di euro, con gli analisti che si aspettavano invece 73 milioni di euro.
Il marchio tedesco si attende orauna crescita delle vendite di circa il 13%, contro il 10% precedente, e un utile operativo compreso tra i 410 e i 430 milioni di euro, contro la precedente forchetta di 395-415 milioni di euro.
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