Pronovias: aumento di capitale da 110 milioni di euro

Di

Eva Gracia Morales

Versione italiana di
Laura Galbiati

Pubblicato il
19 apr 2023

L'azienda spagnola di abiti da sposa Pronovias è passata nelle mani dei suoi creditori lo scorso dicembre. Il fondo di investimento Bain Capital e il fondo di venture capital MV Credit hanno appena iniettato nel gruppo 110 milioni di euro per rifinanziare il debito e salvare la liquidità.

Secondo il giornale El Economista, questa ricapitalizzazione mira a rifinanziare i prestiti ponte esistenti e a ricostituire il flusso di cassa della società. Per fare ciò, e come indicato dall'agenzia Moody's, 40 milioni di euro saranno destinati a rivitalizzare il business, mentre 20 milioni di euro serviranno per risanare i conti.
 
In qualità di creditori principali di Pronovias, Bain Capital e MV Credit metteranno in circolazione azioni per un valore di 260 milioni di euro e proporranno agli altri creditori (Banco Santander, UBS e Société Générale) di prendere azioni della società nel corso dell’operazione, sostiene El Economista.

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Parallelamente, Pronovias ha chiesto al tribunale l’omologazione del piano di ristrutturazione concluso con l'uscita di BC Partners dal proprio capitale. In un documento inviato al tribunale del commercio numero 9 di Barcellona, ​​​​la società sostiene che questo accordo garantirà la sua fattibilità a breve e medio termine e che è stato approvato da tutti i suoi creditori.
 
Questo piano consentirebbe anche al colosso degli abiti da sposa di ridurre il proprio debito da 385 a 125 milioni di euro. Il gruppo punta a 200 milioni di euro di fatturato nel 2025. Questo obiettivo dovrebbe essere raggiunto consolidando la sua presenza negli Stati Uniti, arricchendo il suo catalogo di marchi in Europa e accelerando la sua digitalizzazione.
 
Il gruppo Pronovias è stato acquisito da BC Partners nel 2017 per 550 milioni di euro, ma ha sofferto molto a causa della pandemia. Nel 2022 i suoi ricavi hanno quasi raggiunto quelli del 2019 (150 milioni di euro), ma l’EBIT è stato negativo: -4,1% alla fine dello scorso esercizio.