Procter & Gamble vede salire le vendite del 9% nel primo trimestre
Nel primo trimestre dell’esercizio fiscale 2020/21, compreso tra i mesi di luglio e settembre, il gruppo americano di prodotti per l’igiene e la cosmesi Procter & Gamble (P&G) ha visto salire le vendite del 9%, a 19,3 miliardi di dollari (16,3 miliardi di euro). Nel contesto di una pandemia globale, il colosso americano ha continuato a beneficiare della crescente domanda di prodotti per la pulizia. Un segmento che ha visto aumentare le proprie vendite del 14% a 6,6 miliardi di dollari.
Al di là dell'aumento generato dalla divisione Casa, è tutto l’insieme delle divisioni d’attività di Procter & Gamble a siglare una crescita. Con vendite a 3,7 miliardi di dollari, la divisione Beauty (Head & Shoulders, Herbal Essences…) registra anch’essa un incremento del 7%, spinta in particolare dalle domande cinese e nordamericana. Il segmento Grooming (Gillette, Braun…) cresce invece del 6%, mentre il segmento Salute (Oral B…) sale del 12%.
“Le nostre priorità a breve termine continuano ad essere la salute e la sicurezza dei dipendenti, ottimizzare la disponibilità dei prodotti P&G per i consumatori di tutto il mondo e aiutare la società ad affrontare le sfide portate dalla crisi del Covid”, indica David Taylor, presidente e CEO di P&G.
Nei primi tre mesi, l'utile netto del gruppo è stato pari a 4,3 miliardi di dollari, in aumento del 19%. Forte di queste performance, Procter & Gamble ha alzato le sue previsioni per l'intero anno fiscale prevedendo ora una crescita delle vendite dal 3% al 4%, contro l'1%-3% precedente.
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