Procter & Gamble: crollo del 68% dell’utile trimestrale

Procter & Gamble ha ottenuto una netta diminuzione del 68% dell’utile trimestrale, a causa della cessione dei suoi marchi di prodotti di bellezza a Coty e di una tassa dovuta alla riforma fiscale negli Stati Uniti.

La quota di utile del gruppo è calata a 2,50 miliardi di dollari (2,04 miliardi di euro) nei tre mesi terminati il 31 dicembre, secondo trimestre dell’esercizio scalato di P&G, pari a 93 centesimi per azione, contro i 7,88 miliardi di dollari (2,88 dollari per azione) di un anno prima.
 
Il gigante americano, primo produttore mondiale di beni di largo consumo per capitalizzazione di mercato, ha iscritto a bilancio costi netti per 628 milioni di dollari, risultato di una tassa relativa al rimpatrio degli utili da 3,8 miliardi di dollari e di una plusvalenza fiscale differita di 3,2 miliardi di dollari.

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Escludendo le spese ed altri elementi specifici, l'utile per azione risulta essere di 1,19 dollari, al di sopra del consensus, che era di 1,14 dollari.
 
Il fatturato netto è progredito del 3%, a 17,4 miliardi di dollari, con una crescita organica del 2%.