Printemps si separa dal suo CEO, Paolo de Cesare
Finisce il regno del CEO di Printemps. Paolo de Cesare, alla guida del gruppo di department store dal 2007, ha lasciato il suo posto il 28 febbraio, dopo più di 12 anni di esercizio. Una decisione presa dal consiglio di supervisione di Printemps, che ora è in circa di un sostituto in grado di far superare la crisi in cui versano i player della distribuzione e di avviare concretamente il rinnovamento dell’azienda.

La decisione “fa seguito alla constatazione delle difficoltà incontrate negli ultimi anni nel settore della vendita al dettaglio, all’estero ma soprattutto in Francia, e della necessità di mettere in campo una nuova leadership, con l’obiettivo di accelerare e concretizzare il piano di sviluppo di Printemps, che è ambizioso e ampiamente sostenuto dai suoi azionisti”.
Il department store dichiara di star costruendo le basi della sua crescita futura, soprattutto “ricentrando la nostra offerta in negozio, ampliando i canali di commercializzazione con il digitale, ottimizzando i costi e sviluppandoci a livello internazionale”. Per quanto riguarda l’e-commerce, Printemps dovrebbe svelare a breve il suo primo store online, un progetto di lunga data che prende finalmente corpo.
Sul fronte internazionale, dove non è più presente dal 2017, il gruppo ha recentemente nominato il manager italiano Mauro Grimaldi (ex Emilio Pucci) alla Direzione Generale di Printemps International, per raggiungere l’obiettivo di aprire da cinque a dieci store al di fuori della Francia entro il 2030, tra cui un opening a Doha nel 2020 e uno a Milano l’anno successivo.
Il gruppo Printemps, che ha generato 1,7 miliardi di euro nell’esercizio fiscale 2018/19, aveva assunto Paolo de Cesare nel 2007, in occasione della cessione della società da parte di PPR (oggi Kering) ai nuovi azionisti Deutsche Bank e Borletti Group. Il manager romano, che in precedenza aveva lavorato per 24 anni da Procter & Gamble, ha mantenuto il suo ruolo durante un altro cambio di proprietà, quando il gruppo è passato a investitori del Qatar nel 2013.
Durante la sua Presidenza, il network Printemps nella regione e a Parigi è stato rinnovato e sono stati testati nuovi format, come quello di ospitare delle insegne all’interno dei department store, per esempio Uniqlo e Maisons du Monde presso Printemps Nation.
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