Printemps: le vendite resistono e il grande magazzino orchestra il suo rinnovamento
Nonostante un anno “turbolento”, le vendite dei grandi magazzini Printemps sono state “piuttosto buone” nel 2021, ha comunicato Jean-Marc Bellaiche, presidente del gruppo francese di department store, che attualmente registra un impatto abbastanza limitato della guerra in Ucraina. Intanto, la rete francese di grandi magazzini questo fine settimana ha svelato la sua trasformazione, celebrando la primavera con un festival dedicato, fra colore verde intenso, immagine ringiovanita e nuove aree di vendita.

Vista l'assenza di turisti asiatici, “una clientela che conta”, “siamo al di sopra del mercato secondo i parametri di riferimento”, ha indicato il manager nel corso della conferenza stampa che ha presentato il rinnovamento dell'immagine e della brand identity del Printemps, il cui traffico di visitatori nel suo insieme di negozi è ancora in calo del 30% al momento rispetto al 2018, con quasi 50 milioni di visitatori annuali in tutta la rete.
Secondo Jean-Marc Bellaiche, a parità di giorni, le vendite da aprile 2021 a marzo 2022 sono aumentate del 38% rispetto al 2021, anche se ciò corrisponde a una diminuzione del 12% rispetto al 2020, l'ultimo anno dell’era pre-Covid. Dopo aver chiuso tre negozi Printemps l'anno scorso, il gruppo, che gestisce 29 grandi magazzini in Francia (20 Printemps e 9 Citadium), prevede quindi una rinascita.
Printemps spiega questa resistenza con il dinamismo dei clienti “locali”, la forte crescita delle sue vendite online (+31% rispetto a due anni fa) e un relativo ritorno dei clienti esteri, particolarmente marcato nell'ultimo trimestre del 2021 (+53% americani, +23% mediorientali), mentre restano assenti i turisti cinesi.
“Stiamo beneficiando della Brexit, in particolare per quei clienti del Medio Oriente che sono abituati all'esenzione fiscale a Londra. Molti hanno fatto riferimento al Printemps”, ha aggiunto.
In termini di fatturato, il gruppo non lo comunica dalla primavera del 2018, l'ultimo esercizio svoltosi senza alcun effetto del Covid. Quell'anno l'attività aveva raggiunto un giro d’affari di 1,7 miliardi di euro e il gruppo non prevede di tornare a questi valori prima “di 2-3 anni”.

Il dirigente si è anche proiettato sull'estate, e in particolare sulle conseguenze che la guerra tra Russia e Ucraina potrebbe portare. “I clienti russi e ucraini rappresentano circa l'1,5% delle nostre vendite. Non è importante”, ha affermato.
“Ma se le cose peggioreranno, non abbiamo parametri di riferimento. Se questo mette in discussione i viaggi intraeuropei o se gli americani penseranno che diventi rischioso venire a Parigi, saremo maggiormente colpiti”, ha aggiunto.
“Se le cose si stabilizzeranno, o se la guerra finirà, pensiamo che il turismo fuori dall'Asia riprenderà normalmente. La situazione somiglierà allora a quella del periodo settembre-dicembre”, ha detto il dirigente che, qualunque cosa accada, non si aspetta un ritorno massiccio della clientela asiatica, cinesi compresi, “prima di 18 mesi”.
Nel frattempo, per mostrare a tutti il suo restyling, il Printemps ha puntato sul cambiamento di stagione, organizzando nel weekend del 19 e 20 marzo un festival multidisciplinare gratuito (concerti, cibo, laboratori...) realizzato nei suoi 20 indirizzi francesi. Il colore verde prato onnipresente, una vasta campagna di marketing e spazi ripensati come punti vendita accompagneranno il rinnovamento di questa rete di grandi magazzini nata nel 1865 su Boulevard Haussmann. “Tutto inizia in primavera” è la nuova massima del gruppo di proprietà del fondo qatarino Disa.
“Il Printemps aveva perso la sua eccezionalità. Lo dimostrava anche una certa dispersione in termini di colori: rosa e grigio per i brand, giallo per i saldi, verde fluorescente per l'e-shop. Abbiamo sentito che era giunto il momento di rinnovare la piattaforma del marchio. Il Printemps non ha investito molto negli ultimi anni, fatta eccezione per la manutenzione e la ristrutturazione degli edifici... Oggi le spese di marketing sono importanti: dobbiamo far parlare nuovamente di noi!”, afferma Jean-Marc Bellaiche, presidente da ottobre 2020 del gruppo transalpino, i cui investimenti raggiungono i 40-50 milioni di euro all'anno.

Un nuovo inizio lanciato con un'importante campagna di comunicazione e una collezione senza precedenti di 500 prodotti di marchi partner del department store declinati nei suoi nuovi colori. “Il nostro obiettivo è bilanciare la clientela (l'età media è 48), e l'offerta, con un posizionamento tra marchi accessibili e prodotti esclusivi. Il lusso è cambiato molto in dieci anni, è arrivato nelle strade”, osserva il dirigente.
L'e-shop ha visto aumentare le vendite del 30% in due anni. La sua ultima versione è stata lanciata sabato: offrirà più contenuti stimolanti e più live shopping, ma presto accoglierà anche articoli di seconda mano. Un mercato che il Printemps ha affrontato dallo scorso anno svelando il “7e Ciel”, ovvero 1.300 metri quadrati dedicati alla circolarità e agli articoli d’occasione, inaugurato lo scorso anno all'ultimo piano del negozio Haussmann.
Oltre all'immagine, si rinnova anche l'offerta all'interno dell'indirizzo di riferimento. Innanzitutto la mitica cupola con vetrate colorate, che in precedenza ospitava una brasserie, “diventa uno spazio per eventi che cambierà volto ogni sei mesi”, annuncia Karen Vernet, direttore generale dell'offerta Printemps. Da marzo a settembre, per cominciare, spazio al tema litorale costiero, con due terzi dello spazio occupato da un’offerta di beachwear e il restante terzo da un bar/ristorante sulla spiaggia. Dal punto di vista del food, entrano a far parte del punto vendita anche i concept “Green Coffee” (vendita di caffè e piante) e “Machi Machi” (Bubble tea).
Per quanto riguarda la moda, gli invenduti dei grandi magazzini avranno una seconda possibilità nella nuova area “Hors Saison”, situata al terzo piano. Anche lo spazio di design “Maria Luisa”, intitolato a una nota buyer della moda, è in fase di ristrutturazione, poiché è terminata la sua collaborazione con il department store. Diventerà “L’Endroit”, e ospiterà 35 marchi di tendenza (al 2° piano). I giovani studenti di moda e design, tramite l'associazione Campus Mode, avranno uno spazio tutto loro al 4° piano, all'interno del programma “Ready up!” e potranno interagire coi visitatori.
il nuovo corner “Tout Doux” mette in evidenza “marchi e prodotti loungewear, che richiamano le nuove abitudini di vita dei consumatori”, sostiene Karen Vernet. Infine, Au Vieux Campeur, che si è trasferito nel negozio nel 2020, ha una parete da arrampicata alta sei metri al piano terra dell'edificio riservato all’Uomo, dove sono disponibili anche prodotti outdoor.

Il grande magazzino entra pure nel metaverso, con un pop-up affidato a DressX, che realizza outfit di moda virtuali, all'ingresso del Printemps de la Femme. Per l'occasione, l'azienda svilupperà in esclusiva cinque prodotti fisici. Printemps sta inoltre aprendo un negozio virtuale sul proprio e-shop e sta creando i suoi primi NFT, prodotti in collaborazione con l'artista Romain Froquet, che saranno offerti ai clienti tramite un sorteggio (in collaborazione con la piattaforma Arianee).
Queste modifiche all'interno del flagship saranno implementate anche all'interno della rete di negozi situati in provincia. Ad esempio, 150 metri quadrati al piano terra del Printemps di Lille saranno riqualificati in uno spazio di lusso (a maggio), mentre un nuovo concept beauty verrà aperto a Marsiglia Terrasses du Port. Il progetto “7e Ciel” sarà disponibile nel corso dell'anno anche in una manciata di questi indirizzi.
Con AFP
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