1 nov 2015
Pringle of Scotland lancia un'inedita offerta di personalizzazione online
1 nov 2015
Ultima iniziativa in ordine di tempo per la celebrazione del suo 200° anniversario, è il progetto con il quale Pringle of Scotland pone l'accento sui suoi celebri maglioni. La firma scozzese lancia “Deconstructed”, un sito dedicato alla personalizzazione dei suoi pullover.
La piattaforma, presentata dal marchio come “la prima esperienza interattiva di customizzazione della maglieria”, permette al cliente di selezionare colori e modelli per confezionare il proprio pullover Pringle.
“Benvenuti nello studio di Pringle Deconstructed” proclama nella homepage il sito, che permette di scegliere fra una serie di modelli-icona del marchio: maglioni di cachemire per uomo e donna, e dei twin-set per le donne.
Sta poi al cliente scegliere tutte le componenti, decidendo la disposizione dei colori nelle diverse parti del tricot: maniche, colli, bordi, senza dimenticare le leggendarie losanghe, e ancora il posizionamento del logo o delle proprie iniziali, ecc.
Tutte le operazioni si effettuano con facilità e la consegna è garantita in sei settimane, assicura in un comunicato Massimo Nicosia, responsabile dello stile di Pringle of Scotland.
Altra possibilità offerta è quella di scegliere fra i modelli ideati da 20 personalità, fra le quali l'attrice Tilda Swinton, il designer di calzature Manolo Blahnik, la fondatrice del concept store “10 Corso Como” Carla Sozzani, la caporedattrice della rivista “Tank” Caroline Issa o l'artista multimediale cinese Yi Zhou, che propongono sul sito la loro interpretazione personale del pullover Pringle of Scotland.
Pringle Deconstructed è accessibile in inglese e in cinese sia sul Web, all'indirizzo pringledeconstructed.com, che su vari terminali elettronici posizionati nei punti vendita di alcune insegne partner del brand, come Selfridges nel Regno Unito e Lane Crawford a Hong Kong e in Cina.
L'azienda, nata nel 1815, è stata acquistata nel 2000 da SC Fang & Sons, uno dei più grandi produttori di maglieria di Hong Kong.
Dominique Muret (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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