23 apr 2015
Primark: vendite incrementate del 15% nel primo semestre
23 apr 2015
L'azienda irlandese di abbigliamento low cost ha realizzato un fatturato di 3,55 miliardi di euro (2,5 miliardi di sterline) nel primo semestre del suo esercizio 2014/2015, chiuso a fine febbraio. Primark mostra così una progressione delle vendite del 15% in questo periodo, e del 12% a tasso di cambio costante.
Gli utili sono invece aumentati dell'11% (8% a tasso di cambio costante), a 448 milioni di euro (322 milioni di sterline).
Questa evoluzione delle vendite è stata determinata in modo particolare dall'incremento dell'11% della superficie di vendita, e dall'importante successo ottenuto da Primark nei suoi nuovi indirizzi. I nuovi punti vendita di Berlino, Cardiff, Stoccarda, Colonia, Marsiglia e Parigi (O'Parinor, Qwartz, Creteil-Soleil) si posizionano nella Top 20 dei bestsellers.
Oltre ai buoni risultati ottenuti in Francia, Primark ha avuto un'attività stabile in Gran Bretagna, mentre la Spagna, il Portogallo e l'Irlanda mostrano buone performance a perimetro comparabile. Il che contrasta con il calo registrato nei Paesi Bassi e in Germania. “I clienti hanno scelto di comprare più localmente piuttosto che percorrere lunghe distanze, come al momento del lancio nel Paese”, precisa il gruppo. “Ciò rientra nel normale processo che abbiamo identificato durante gli ingressi di Primark in nuove nazioni”.
In parallelo a questi risultati, l'azienda prosegue lo sviluppo della sua strategia americana, con otto negozi annunciati. Oltre al centro commerciale “Downtown Crossing” di Boston, sono comprese nella lista anche le location di “King of Prussia”, “Willow Grove Park”, “Staten Island”, “Danbury Fair” e “Freehold Raceway”.
L'azienda rafforza anche la sua logistica europea. Il magazzino di Torija, nel Nord della Spagna, ha raddoppiato la sua superficie durante il semestre. Quello di Mönchengladbach, in Germania, dispone ora di un'estensione incrementata del 60%. La Germania, come l'Austria, si avvantaggerà a partire dall'autunno di un nuovo centro logistico a Bor, al confine occidentale con la Repubblica Ceca.
“L'espansione dell'insegna e la crescita delle sue vendite in Europa prosegue, e i piani per il suo ingresso nel Nord-Est degli Stati Uniti sono molto avanzati”, conferma la casa-madre, Associated British Foods. “Con la continua forza della sterlina nei confronti delle principali valute e l'impatto transnazionale della debolezza dell'euro sui risultati di Primark e British Sugar, ci aspettiamo adesso un leggero calo degli utili rettificati per azione da parte del gruppo sull'esercizio completo”.
Intanto, nonostante le smentite di rito, il fatto che il marchio irlandese abbia lanciato, in occasione della presentazione delle linee autunno-inverno, un sito vetrina, lascerebbe intendere la sua volontà di lanciarsi nell'e-commerce.
E' quanto indica la direttrice dello sviluppo, Breege O'Donoghue, al magazine tedesco “TextilWirtschaft”. Finora, Primark ha avuto una presenza sostanzialmente simbolica sul Web, privilegiando la creazione di negozi fisici. Siccome il modello dell'azienda si basa su margini di ampiezza limitata, la direzione ha storicamente visto nelle vendite online un costo logistico importante, che causerebbe margini ancora più ridotti.
Il sito-vetrina dovrebbe presentare circa il 70% dell'offerta del marchio irlandese, e proporre agli utenti del Web prezzi e informazioni sui prodotti. Per ora, il portale dispone solamente di alcuni look e di dati limitati ad alcuni prezzi, ai quali si aggiungono uno strumento di ricerca dei negozi e l'indicazione degli impegni etici del brand.
Matthieu Guinebault (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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