Primark abbassa le previsioni a causa dell’impatto dell’inflazione sul consumo di abbigliamento

La casa madre della catena di abbigliamento Primark, Associated British Foods (ABF), è scesa di oltre il 7% alla Borsa di Londra dopo aver comunicato che il suo utile diminuirà l'anno prossimo, a causa dell'inflazione.

ABF "ora prevede un utile operativo e rettificato per azione inferiore" rispetto all'anno fiscale in corso, che terminerà il 17 settembre, ha affermato il gruppo in una nota. L’azione perdeva il 7,59% intorno alle 9.40 GMT dell’8 settembre.
 
La flessione riguarderà principalmente Primark. "Il reddito disponibile dei consumatori è in calo a causa dell'inflazione", spiega la società, che prevede di limitare gli aumenti di prezzo per non scoraggiare i propri clienti.

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"Primark è un'azienda estremamente sensibile ai prezzi, quindi è difficile trasferire gli aumenti dei costi sui consumatori senza influire sulle vendite", spiega Victoria Scholar, analista di Interactive Investor.
 
Nella divisione alimentare del gruppo, l'utile dovrebbe invece aumentare ancora il prossimo anno, segnato anch’esso da "una nuova e importante inflazione dei costi", che però si ripercuoterà maggiormente sui prezzi di vendita, ha aggiunto l'azienda nel suo comunicato.
 
ABF ha mantenuto invariate le previsioni per l'esercizio in corso, con "una crescita significativa" dell'utile operativo, che riflette principalmente l'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e la fine delle restrizioni alle vendite di abbigliamento legate al Covid e il conseguente ritorno dei consumatori nei negozi.
 
Il gruppo ha precisato che sta risentendo dell'"elevata volatilità dei mercati", tra "rafforzamento del dollaro (...) e costi energetici molto più elevati".