Primadonna spinge sul retail tra Italia, Francia, Spagna e Polonia

Primadonna Collection, brand di calzature e accessori fondato nel 2001 dall’imprenditore pugliese Valerio Tatarella, sta portando avanti la propria strategia di sviluppo retail, che nel 2020, nonostante la pandemia, ha visto l’apertura di una quindicina di negozi.

Per quanto riguarda l’Italia, dove Primadonna dispone di circa 320 negozi, l’insegna ha recentemente inaugurato uno store a Venezia, nei pressi del Campo della Maddalena, sull’omonimo Rio Terà lungo la Strada Nova. Lo spazio di 180 metri quadrati è caratterizzato da quattro ampie vetrine e da cinque archi a tutto sesto; le tonalità prescelte sono il bianco e il nero, con arredi composti da strutture leggere, tavoli espositivi in vetro e sedute in pelle.

In Francia, secondo mercato per il brand dopo l’Italia, la società ha inaugurato nella prima parte del 2021 due negozi all'interno di centri commerciali e il quarto punto vendita in Corsica. “Tra settembre e ottobre apriremo altre due boutique a Nizza, una nello shopping center Cap 3000 e l’altro all’interno di Auchan la Trinité”, ha raccontato a FashionNetwork.com Valerio Tatarella. “Oggi abbiamo una quindicina di negozi in Francia e l’obiettivo è di arrivare a 50 entro 3/4 anni”.

Un altro mercato su cui la società sta puntando è la Polonia, dove, come già accaduto in Francia e Spagna (dove il brand conta 15 negozi e dove sta continuando a espandersi), Primadonna intende aprire una filiale: “Apriremo i nostri primi due negozi nel Paese entro quest’anno, uno all’interno di un centro commerciale a Varsavia, l’altro ancora in via di definizione”, prosegue l’imprenditore. “Anche in Polonia miriamo a uno sviluppo importante nel prossimi cinque anni”.

Oltre al retail fisico, l’insegna ha lanciato nel 2019 il proprio e-commerce in Italia, Francia e Spagna, che nel 2020 ha raddoppiato le vendite e attualmente registra un +60%. Sul fronte della comunicazione, Primadonna ha avviato per la prima volta una collaborazione con una testimonial, scegliendo Giulia Salemi.

“A causa delle problematiche innescate dal Covid-19, anche per noi il 2020 è stato un anno complicato, ma ci stiamo riprendendo bene e ci auguriamo entro l’anno di limitare al minimo le perdite rispetto al 2019”, conclude Tatarella.

Primadonna, che a livello globale dispone di un network di circa 350 store, di cui 320 in Italia, realizza l’80% del proprio giro d’affari con le calzature e il restante 20% con accessori, borse, capispalla, bijoux, ecc.

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