Pubblicato il
13 feb 2011
13 feb 2011
Première Vision: creazione e materie prime al centro delle discussioni
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13 feb 2011
13 feb 2011
Philippe Pasquet (Foto: Pixel Formula) |
Il presidente del direttorio di Première Vision è stato confortato nella sua decisione di far passare il salone dai precedenti 4 a soli 3 giorni di svolgimento, anche se, sulla questione delle date, ha ricordato che "il giorno in cui su questa questione esisterà l'unanimità, io sarò in pensione da molto tempo". Philippe Pasquet ha voluto far rilevare in modo particolare il sostegno che il salone dà ai giovani stilisti. L'ultima iniziativa, dopo il lancio dei PV Awards, è stata di creare un premio al festival di Hyères. "Non supportiamo Hyères perché è in Francia, ma perché si tratta del più prestigioso concorso mondiale della creatività giovane. I dieci finalisti hanno partecipato al salone il martedì, in questo modo abbiamo favorito i loro contatti con i tessutai. Questo è in fondo il nostro ruolo principale: facilitare i legami tra i fornitori e i creativi di oggi, che poi genereranno anche la creatività di domani". In questa logica, la fiera ha confermato la sua volontà di ospitare gli studenti delle scuole di moda.
Durante i tre giorni (8-10 febbraio) della manifestazione, al centro delle discussioni vi sono state la quotazione delle materie prime e la loro disponibilità. I fornitori hanno avuto delle difficoltà a fissare dei prezzi. Hanno potuto scegliere tra diverse opzioni, fra cui quella di non fissarne a rischio di vedere i loro margini calare, di proporre delle forbici di prezzo o di non discutere nemmeno di prezzi. "Ulteriori discussioni hanno luogo all'interno delle filiera, dove la posta è la ripartizione del valore aggiunto a tutti i livelli della catena. La questione è di sapere se i protagonisti del primo stadio della produzione ci riusciranno", osserva Philippe Pasquet.
Di Bruno Joly (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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