15 nov 2010 – Nonostante si sia appena conclusa la seconda edizione di Première Vision Tokyo/Jitac, svoltasi dal 26 al 28 ottobre scorsi nella capitale giapponese, l’organizzatore francese annuncia di non voler più proseguire l'avventura nipponica. La seconda sessione ha riunito quasi 2.200 buyer attorno alle collezioni autunno-inverno 2011/2012. Un calo netto rispetto ai 3.000 visitatori della sessione inaugurale di marzo. E soprattutto una frequentazione giudicata insufficiente per un appuntamento che "non è arrivato a raggiungere la dimensione critica necessaria per questo genere di operazioni", secondo Première Vision.

Première Vision Tokyo/JITAC

"In assenza di una reale prospettiva di sviluppo, Première Vision ha deciso di non proseguire oltre a queste due edizioni-test e di ritirarsi dall'organizzazione di questa manifestazione", spiegano dunque i suoi responsabili, per i quali “il mercato giapponese è minato dalla deflazione, fatto che spinge i professionisti del tessile a rimandare i propri investimenti". Première Vision spiega così che "il JITAC, che conserva la sua pertinenza come intermediario per gli agenti sul mercato giapponese, sarà l'unico e solo organizzatore dell'edizione che si terrà dal 22 al 24 marzo 2011”.

Première Vision annuncia che i mezzi economici assegnati al salone saranno ridestinati per lo sviluppo di un piano promozionale ambizioso e autonomo. Non si tratterà di un nuovo salone. Gli organizzatori lasciano infatti intendere che preferiscono mettere in primo piano la promozione di Première Vision Parigi fra i professionisti giapponesi.

Première Vision aveva annunciato a settembre 2009 l’organizzazione di due nuovi appuntamenti, uno in Brasile e l'altro in Giappone. Quest'ultimo era collegato col “Jitac - European Textile Fair”, una riunione di 70 agenti e 500 operatori del tessile gestita dal “Japan Imported Textiles Agency Council”. L’unione dei due saloni venne allora presentata come la prosecuzione di un'operazione di scambio di favori e di visibilità avviata già otto anni prima.

Matthieu Guinebault (Versione italiana di Gianluca Bolelli)