28 nov 2020
Premiata lancia ora la sneaker sostenibile “John Low” e a gennaio una linea di zaini
28 nov 2020
L’azienda marchigiana di calzature Premiata dice la sua nel discorso sulla sostenibilità ambientale producendo la sneaker “John Low”, modello creato personalmente da Graziano Mazza, Art Director e fondatore del brand, all’insegna dell’economia circolare. Si tratta di una scarpa derivante dal recupero degli sfridi di produzione, realizzata con l’80% di materiali rigenerati con brevetti Made in Italy.

Lo scamosciato Evolo della tomaia è prodotto dalla Conceria Sciarada con procedimenti eco-sostenibili, certificati e brevettati ottenuti da un processo innovativo che recupera e rigenera gli scarti di lavorazione, riducendo l’utilizzo di prodotti chimici e abbattendo le emissioni di CO2 e l’uso di acqua.
La tomaia è in nylon rigenerato Limonta con filato Econyl prodotto con rifiuti pre/post consumo, come scarti industriali, reti da pesca e tappeti. La fodera interna è in pelle di capra biodegradabile, conciata con materiali organici privi di residui dannosi e prodotta con un bassissimo consumo d’acqua.
Il fondo è prodotto con il 50% di gomma riciclata, ricavata dal recupero delle bave di lavorazione debitamente separate dagli acceleranti e dallo zolfo, e dal 50% di gomma naturale. Anche le parti in EVA hanno il 40% di materia riciclata. Infine, la confezione è in cartone riciclato certificato.
Dopo un esercizio 2019 chiuso su un fatturato non aggregato di 60 milioni di euro, con una crescita del 17% sul 2018, il brand Premiata prevede di “chiudere l’anno sostanzialmente in pareggio, in quanto dalla fine del secondo trimestre fino a tutto il terzo quarter le vendite nei negozi sono andate molto bene e hanno assorbito quello che non era stato ritirato all’inizio della pandemia”, spiega a FashionNetwork.com il fondatore Graziano Mazza. “Per il momento non rileviamo particolari problemi e quindi pensiamo di chiudere il 2020 più o meno con lo stesso fatturato dell’anno prima. Lo consideriamo un bel segnale per il nostro brand”.

“Per il 2021 abbiamo fatto una scelta strategica di riduzione delle paia destinate al nostro mercato domestico e, conseguentemente, dei punti vendita”, prosegue Mazza. “Una strategia contenitiva per la quale toglieremo dal mercato circa 50.000 paia, allo scopo di mantenere alti i nostri standard qualitativi garantendo consegne nei tempi previsti e concentrare le nostre strategie su una distribuzione selettiva, confidando di continuare a crescere all’estero come è avvenuto dal 2009 ad oggi”. Graziano Mazza intende spingere sempre più sulla valorizzazione della “storica eccellenza che sta alla base di tutte le nostre collezioni, quindi non solo le sneaker, ma anche le lavorazioni in cuoio, che rappresentano la qualità di Premiata sin dal 1885”.
Presente in più di 1.200 negozi multimarca di circa 60 Paesi nel mondo, Premiata ha come primi tre mercati Europa in generale, Russia e Far East. Il 35% del fatturato è generato in Italia, il 65% all’estero, mentre l’e-commerce ha pesato per il 2% nel 2019, ma l’azienda prevede di arrivare al 3% a fine 2020.
I dipendenti dell’azienda di Montegranaro (FM) sono circa 100, “le nuove assunzioni sono state e saranno conseguenti agli aumenti di fatturato”, puntualizza Mazza, che rivela di aver avuto “molte offerte di collaborazioni”, e di stare “valutando diverse nuove categorie di prodotto”, anche se per il momento può “solo anticipare che a gennaio lanceremo l’anteprima di una nuova linea di zaini, categoria che nel tempo abbiamo intenzione di sviluppare”, mentre a livello geografico il fondatore mira allo “sviluppo di mercati in cui ancora non abbiamo un ruolo importante, come gli Stati Uniti o il Regno Unito”.

Per il momento Premiata, che attualmente possiede negozi monomarca a Milano, Berlino, San Pietroburgo, Busan e Tokyo, ha “sospeso altre aperture”, svela Graziano Mazza, “anche se è nei piani futuri un incremento della nostra presenza diretta su alcune piazze importanti dello shopping, come Parigi e New York, per citare le principali. È presto però per poterlo confermare”, dice il fondatore di Premiata, che ritiene ancora significative le fiere di settore per l’ambiente, nonostante gli sconvolgimenti portati dalla crisi sanitaria per la pandemia. “Le fiere avranno sempre un ruolo importante per alcuni tipi di aziende”, afferma, perché “sono un modo di presentare ai buyer più collezioni contemporaneamente, in breve tempo ed in un singolo posto. La pandemia ha portato un rallentamento, ma finita questa situazione i saloni si riprenderanno e torneranno centrali”.
“Secondo me”, chiosa Graziano Mazza, “alla fine dell’emergenza il mercato ripartirà, ed anche con euforia. Sicuramente una perdita c’è stata, e dovrà essere assorbita grazie agli investimenti qualitativi e quantitativi che in termini socio-economici il tessuto imprenditoriale e il Paese sapranno mettere in campo”.
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