Reuters API
Gianluca Bolelli
1 dic 2021
Prada vede la moda di seconda mano come un’opportunità e valuta partnership
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Gianluca Bolelli
1 dic 2021
Tocca a Prada di entrare nell’appetitoso mercato dell'usato. Il gruppo italiano svilupperà questa categoria internamente e attraverso varie partnership, secondo le informazioni fornite all’agenzia Reuters dal suo direttore marketing e successore designato alla guida dell'azienda, Lorenzo Bertelli.

Il mercato dei beni di lusso d’occasione è esploso negli ultimi tre anni, grazie ad un pubblico più giovane e maggiormente attento alle questioni ambientali che cerca beni di lusso a prezzi accessibili. Il valore del segmento dovrebbe raggiungere i 33 miliardi di euro quest'anno, con una crescita del 65% dal 2017 al 2021, secondo la società di consulenza Bain. Il mercato dei prodotti di lusso nuovi sarà invece in crescita del 12% nello stesso periodo.
Alcuni competitor di Prada hanno fiutato in anticipo il buon affare: nel corso dell'anno, il colosso francese Kering ha acquisito una quota del 5% di Vestiaire Collective, una delle principali piattaforme per la ricerca di abbigliamento e borse di seconda mano. L'anno scorso, anche la griffe di punta di Kering, Gucci, ha stretto una partnership in questo ambito, con la piattaforma di rivendita statunitense TheRealReal.
“Qualla dei prodotti di seconda mano è una strategia che stiamo studiando da oltre un anno”, ha detto Lorenzo Bertelli a Reuters. Il figlio maggiore dei co-CEO di Prada, Patrizio Bertelli e Miuccia Prada, è già stato designato a successore che subentrerà ai suoi genitori. In un'intervista durante la conferenza “Reuters Next” di mercoledì scorso, Lorenzo Bertelli ha dichiarato: “Non posso ancora dire molto di più, ma il second hand è nei nostri piani. Lo vediamo come un'opportunità”.
Esso “potrebbe assumere la forma di una partnership con un attore del settore o di un progetto interno, o entrambe le cose, una sorta di soluzione ibrida come con il nostro e-commerce”, ha ipotizzato. L'erede dell'impero Prada, che a quanto pare vuole mantenere il gruppo in seno alla famiglia e farlo rimanere indipendente quando ne prenderà il timone tra qualche anno, non sembra temere le sfide future che il mercato del lusso, così cangiante e in continua evoluzione, continuerà a presentare.
Un approccio derivato dalla sua esperienza di pilota di rally: “Il rally e lo sport in generale mi hanno insegnato molto. Ti insegna a non arrenderti, ma anche ad essere molto umile, nel senso che non smetti mai di imparare”, ha spiegato. “Lo sport a volte è crudele, quando ti vuoi confrontare con qualcuno”.
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