Reuters
12 mar 2013
Pomellato vende a PPR
Reuters
12 mar 2013
La famiglia Damiani resterà come azionista di minoranza di Pomellato dopo la cessione del gioielliere italiano al colosso francese PPR. E' quanto dice a Reuters una sua fonte, aggiungendo che il contratto tra PPR e gli altri azionisti di Pomellato dovrebbe essere siglato entro la fine di marzo. "L'intenzione della famiglia Damiani è restare come azionista di minoranza", afferma la fonte. Alla famiglia, che controlla il gruppo quotato fa capo, attraverso la holding lussemburghese Sparkling, il 18% del capitale di Pomellato.
La famiglia Damiani, affiancata da un operatore di private equity, avrebbe presentato un'offerta d'acquisto, alternativa rispetto a quella di PPR, con l'intenzione di dare vita a un polo italiano della gioielleria. Bocche cucite anche sul fronte della valutazione di Pomellato: una fonte, nei giorni scorsi, parlava di un enterprise value di 350 milioni.
Secondo la fonte, il passaggio di Pomellato a PPR dovrebbe avvenire "entro la fine del mese di marzo". Diversi indizi fanno pensare che quella iniziata oggi possa essere la settimana decisiva. La fonte riferisce che, oltre a Damiani, Prada e Renzo Rosso (Diesel) hanno presentato offerte per Pomellato, "ma sono state giudicate insufficienti o intempestive".
Secondo una seconda fonte vicina al dossier, però, la famiglia Damiani "non ha mai fatto un'offerta". Stando alla fonte, l'azionista di minoranza "non è in grado di fare un'offerta". La famiglia "ha cercato di vendere il 18% per un anno, ha dato mandato a Mediobanca e non è riuscita a farlo. L'unica offerta seria per quella quota era stata formulata da Pomellato stessa" e non è stata accettata dalla famiglia Damiani.
I soci di maggioranza di Pomellato - il fondatore Pino Rabolini e Andrea Morante, l'amministratore delegato, riuniti nella holding Ra.Mo. (79% del capitale) -, dunque, hanno scelto la proposta di PPR. Sebbene la posizione ufficiale dell'azienda sia che sta valutando le opzioni strategiche e non è ancora stata presa una decisione.
Ignota l'identità del fondo che affiancherebbe la famiglia Damiani, ma tutti gli indizi conducono a Dgpa, l'operatore di private equity, guidato da Maurizio Dallocchio, che ha accompagnato Damiani a Piazza Affari.
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