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Pubblicato il
25 mar 2013
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Pomellato: entra in gioco LVMH?

Pubblicato il
25 mar 2013

Secondo rumors raccolti da "Il Sole24Ore" e provenienti direttamente da Parigi, la corsa per l’acquisizione di Pomellato non sarebbe ancora chiusa. Fuori dai giochi la famiglia Damiani (che possiede una quota minoritaria, 18%, del marchio di Rabolini), fino a due settimane fa era stata data per certa l’acquisizione del brand di gioielleria italiano da parte del gruppo di Pinault, ormai rinominato Kering, e si aspettava una conferma formale dell’accordo per la fine di questo marzo.

Pomellato, campagna p/e 2013


Ora la notizia sembrerebbe non essere più così certa. Il colosso del lusso di Bernard Arnault, che nel 2011 ha fatto sua una delle perle della gioielleria italiana con l'acquisizione di Bulgari, sarebbe infatti pronto al rilancio. Sceso in campo LVMH, tutto sembrerebbe ora dipendere da chi sarà in grado di buttare sul piatto la proposta più alta. Ma quanto alta? Sempre secondo la testata economica italiana, si parlerebbe di valutazioni superiori alle 15 volte il margine operativo lordo del gruppo e perciò superiori ai 300 milioni di euro.

I soci di maggioranza di Pomellato sono il fondatore Pino Rabolini e Andrea Morante, amministratore delegato, riuniti nella holding Ra.Mo. e detengono il 79% del capitale.

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