23 set 2018
Pollini entra in Mongolia e punta su Est Europa, Asia e linea Heritage
23 set 2018
Pollini, uno fra i marchi principali nei conti del gruppo Aeffe, insieme ad Alberta Ferretti e Moschino, con il suo fatturato cresciuto in doppia cifra anche lo scorso anno, moltiplica i progetti creativi ed incrementa la distribuzione.

Da poco il marchio di calzature, borse e accessori ha festeggiato due nuove aperture di negozi su Roma. “Si tratta di uno store in Via del Babuino, un piccolo gioiellino collocato sullo stesso marciapiede di Chanel, e l’altro punto vendita molto più grande con le sue 9 vetrine su Via Cola di Rienzo”, ricorda a FashionNetwork.com Giuseppe Di Giovanni, direttore commerciale di Pollini. La scorsa primavera era stata inaugurata la terza boutique Pollini in Russia (seconda a Mosca dopo Gum) all’Europeiski, “per cui siamo arrivati a coprire i due maggiori department store della capitale russa”.
Dotato di showroom a Milano e New York, Pollini con questa apertura è arrivato a 6 monomarca in Italia (i due di Roma più uno a Milano, Venezia, Bolzano e Varese), tre in Russia, una in Bielorussia, tre in Polonia, due in Cina. L'inizio di ottobre vedrà l’ingresso del marchio in Mongolia, con l’inaugurazione della prima boutique Pollini nella capitale Ulan Bator. “Una destinazione che costituisce un passaggio strategico, in quanto collocata a metà strada tra Europa dell’Est ed Asia, ovvero il mercato per noi più premiante e quello (soprattutto la Cina) che lo sta diventando”, rivela Di Giovanni.

Pollini ha anche realizzato una partnership con Mazda per una serie limitatissima (solo 3 modelli – l’auto numero uno rossa, la numero due bianca, la numero tre nera) di spider Mx-5 con una limited edition di valigie e sneaker abbinate firmate Pollini Heritage, come gli interni, anch’essi personalizzati ad hoc. Le vetture si possono ordinare solo online, sul sito di Mazda, al prezzo di 28.500 euro.
Il marchio italiano punta molto sulla linea heritage, che propone all-over lo storico ed elegante monogramma della P circondata da una corona d’alloro, sia in versione tessuto spalmato pvc nero che in versione “embossed” con logo impresso a caldo, “che va ad incernierarsi un un momento storico di mercato che ci premia, quello che vede i loghi protagonisti”, dice Di Giovanni. Pollini ha presentato il logato in versione soft, novità storica per la linea Heritage (declinata in base ai temi “Fashion”, “Travel” e “Classic”), che si compone di una trentina di modelli declinati in tante varianti di materiali e colori.
L'Italia resta lo sbocco principale di Pollini, seguito dall’Asia in generale, “mercato ancora giovane per noi e quindi molto promettente, e l'Est Europa, soprattutto Russia, questo invece mercato storico e più maturo”, prosegue il direttore commerciale. A ruota arriva il Nord America.

Pollini punta anche sull’e-shop, attivo da 10 anni, che “consente di dare visibilità alla totalità dei prodotti e un taglio più internazionale al brand arrivando ovunque, gestendo una piattaforma di outsourcing con dropshipping diretto dai nostri monomarca italiani”, conclude Di Giovanni, ricordando come Pollini sia venduto in 76 nazioni nel mondo, in tutti i continenti, e come anche nell’online i mercati principali del marchio siano l’Italia, la Russia e l’Est Europa, con il Nord America prima dell’Asia.
Pollini, fondato nel 1953 a San Mauro Pascoli (FC) da Vittorio, Alberto, Lidia e Lucia Pollini, fa parte dal 2000 del gruppo Aeffe, di San Giovanni in Marignano (RN), a cui fanno capo anche le insegne di moda Alberta Ferretti, Philosophy di Lorenzo Serafini, Moschino, Jeremy Scott e Cédric Charlier. Il gruppo romagnolo ha chiuso l'ultimo esercizio fiscale 2017 in grande crescita a 312,6 milioni di euro di fatturato (+11,6% a cambi costanti), con un utile netto di 11,3 milioni (+39%) e un EBITDA di 20,3 milioni (+32%).
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