1 040
Fashion Jobs
BALENCIAGA LOGISTICA S.R.L.
Balenciaga - Supply Chain Specialist
Tempo Indeterminato · CERRETO GUIDI
MICHAEL PAGE ITALIA
Retail Director Outlet Emea - Fashion - Milano
Tempo Indeterminato · MILAN
SHOWROOM 999
Area Manager Italia/Estero
Tempo Indeterminato · MILANO
FOURCORNERS
Customer Service Specialist
Tempo Indeterminato · DUBAI
MICHAEL KORS
Sales Supervisor, Bergamo (Orio al Serio) - Part Time 32h
Tempo Indeterminato ·
ANTONY MORATO
District Manager Retail
Tempo Indeterminato · NOLA
MICHAEL PAGE ITALIA
Area Manager Franchising Estero - Abbigliamento Lusso - Milano
Tempo Indeterminato · MILAN
RANDSTAD ITALIA
Responsabile Vendite (Tessuti Per Arredamento)
Tempo Indeterminato · MONZA
JIMMY CHOO
IT Factory Senior Manager
Tempo Indeterminato · FLORENCE
GUCCIO GUCCI S.P.A.
Gucci_mrtw Design Collection Development Manager
Tempo Indeterminato · MILAN
CONFIDENTIEL
Customer Service Specialist
Tempo Indeterminato · MILAN
LPP ITALY SRL
Project Manager
Tempo Indeterminato · MILANO
ANTONIA SRL
Buying Assistant_customer Care
Tempo Indeterminato · MILANO
FLAVIO CASTELLANI
Showroom
Tempo Indeterminato · MILANO
SKECHERS
Customer Service Representative
Tempo Indeterminato · VIMERCATE
LENET
Addetto/a Affari Generali e Societari
Tempo Indeterminato · BOLZANO
HERMES ITALIE S.P.A.
Stock Operations Manager - Boutique Milano
Tempo Indeterminato · MILANO
HERMES ITALIE S.P.A.
in Store Customer Experience Specialist - Boutique Firenze
Tempo Indeterminato · FIRENZE
HERMES ITALIE S.P.A.
in Store Customer Experience Specialist - Boutique Roma
Tempo Indeterminato · ROMA
HERMES ITALIE S.P.A.
in Store Customer Experience Supervisor - Boutique Milano
Tempo Indeterminato · MILANO
HERMES ITALIE S.P.A.
Press And Showroom Relations Coordinator
Tempo Indeterminato · MILANO
FOURCORNERS
Responsabile Ricerca Pellami, Tessuti, Accessori e Lavorazioni - Calzatura
Tempo Indeterminato · VENEZIA
Di
Ansa
Pubblicato il
7 ott 2011
Tempo di lettura
3 minuti
Scarica
Scaricare l'articolo
Stampa
Dimensione del testo

Pizzi e plissé, creativi in ribasso

Di
Ansa
Pubblicato il
7 ott 2011

La prossima primavera-estate andranno di moda il pizzo e il plissé, questo é certo, lo dice anche Parigi. A meno che le grandi catene low-cost (prontissime a copiare tutto prima ancora che le novità delle griffe arrivino nei negozi) non ne facciano venir la nausea prima.


Due proposte primavera-estate 2012 di Louis Vuitton - Foto Ansa

Tra pizzo tradizionale e sintetico, morbido o siliconato, di seta, di cotone o di poliestere, origami, sangallo o macramé, svizzero o francese, italiano o inglese, fatto a mano o tessuto come i vecchi copriletti, messo in vista o sottoveste... non c'é nota firma che non ne abbia fatto uso ed abuso. Diciamo che la fantasia creativa é un po' in ribasso.

Una vera indigestione anche di tinte pastello: bianco latte e burro, rosa carne, azzurro bimbo, verde acqua e anice saranno i tormentoni dell'estate prossima. Come l'effetto 3D: nella moda il rilievo c'é sempre stato, tra matelassé e ricami, volants e ruches: ma ora sono vere ossessioni e vengono definite tridimensionali.

Le donne, la prossima primavera-estate, avranno le gonne, non più cortissime ma a sfioro di ginocchio, diritte o svasate, talvolta arricciate. Anche lunghe, diciamo da sera, naturalmente meglio se di pizzo, ma portate con disinvoltura, magari con sandali flat e perfino espadrillas (di pizzo anche queste). Pantaloni skinny sempre in auge, ma meno di prima: ritornano i calzoni larghi e perfino un po' corti, magari con un alto bordo lucido, perchè no.

Le giacche soprattutto a sacchetto, gli spolverini a trapezio, le bluse pure di organza. Borse, pochette e borsette molto lavorate ma con pochi ciondoli. Scarpe con tutti i tacchi possibili, sottili, grossi, a rocchetto, con o senza piattaforme (resistono, resistono, le donne le vogliono e gli stilisti obbediscono). Parigi oggi chiude la stagione delle grandi sfilate del prêt-à-porter, iniziate a New York lo scorso 7 settembre, poi continuate a Londra e quindi a Milano. Il carosello della moda per un po' si ferma, in attesa del prossimo giro (a gennaio l'alta moda e poi da febbraio di nuovo il grand tour fino a marzo).

Restano in sospeso alcune questioni. Non si sa se il calendario sia destinato a cambiare: New York vorrebbe spostarsi in avanti, Milano e Parigi resistono, il grande capo della casa editrice CondéNast, Jonathan Newhouse, ha detto che i suoi giornali non salteranno mai le sfilate americane e inglesi, quindi é meglio che tutto resti com'é. Non si sa neppure cosa succederà in alcune case di moda : Marc Jacobs andrà davvero da Dior? E Phoebe Philo prenderà il suo posto da Vuitton? E chi andrà da Celine? Le passerelle parigine hanno visto l'esordio di alcune nuove direzioni artistiche: da Kenzo, Humberto Leon e Carol Lim hanno fatto piazza pulita del passato e il marchio ora sembra un marchietto. Ungaro è senza stilista e si vede.

Da Christian Dior e da John Galliano mancano le personalità di forti designer, e anche da loro si nota, eccome. Il timore è che il gruppo Lvmh possa pensare che ormai i grandi creativi non servano più e si possa andare avanti con lo staff: se ha quest'idea è meglio che la cambi prima possibile, dice il popolo della moda. La stagione si chiude anche con la sensazione che le sfilate cerchino di isolarsi dall'esterno, che la moda voglia proteggere questi suoi momenti topici dal frastuono delle crisi e delle paure. L'Asia è sempre più forte, anche nelle prime file intorno alle passerelle. I blogger impazzano, alcuni ormai hanno preso i posti dei giornalisti. Il nervosismo è sempre alto, gli uffici stampa sono in genere sgarbati con i giornali italiani, considerati di serie B. Non è un bel momento per la moda, almeno da questo punto di vista: parafrasando Eduardo De Filippo ''ha da passa' a' nuttata''.

Copyright © 2024 ANSA. All rights reserved.