DPA
Gianluca Bolelli
3 nov 2022
Più di 40 grandi magazzini Galeria Karstadt Kaufhof rischiano di chiudere
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Gianluca Bolelli
3 nov 2022
L'ultima grande catena di grandi magazzini della Germania, Galeria Karstadt Kaufhof, prevede di chiudere oltre 40 dei suoi 131 department store ancora in attività. Lo ha annunciato l'amministratore delegato dell'azienda, Miguel Müllenbach, in un'intervista al quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung. Qualche ora prima, la società, per la seconda volta in meno di due anni, aveva dovuto tentare un salvataggio aziendale attraverso una procedura detta di “schermo protettivo”. Lo ha indicato lunedì un portavoce del gruppo. Ne aveva parlato anche il quotidiano Wirtschaftswoche.

Il CEO ha affermato nell'intervista alla Frankfurter Allgemeine Zeitung che per salvare l'azienda la rete dei suoi negozi doveva essere “ridotta di almeno un terzo”. I licenziamenti sarebbero inevitabili.
In una lettera indirizzata ai dipendenti, Miguel Müllenbach ha spiegato che l'azienda deve dismettere i negozi che, visto il rallentamento dei consumi, dell'aumento dell’inflazione e dell’incremento dei costi energetici, “non potrebbero più essere gestiti in modo redditizio nel prossimo futuro”.
Il colosso della distribuzione, che dà lavoro a 17.000 persone, è ancora presente in 97 città tedesche.
Prima di rivolgersi al tribunale fallimentare, Galeria aveva nuovamente negoziato ulteriori aiuti finanziari con il governo federale, oltre ai 680 milioni di euro già ricevuti. “Ma siamo giunti alla conclusione che non era una soluzione praticabile”, ha detto Müllenbach. “I prestiti permanenti da parte dello Stato non sono la soluzione; occorre, invece, operare una transizione netta verso strutture economicamente sostenibili”.
Durante il primo lockdown dovuto all'epidemia di Covid nell'aprile 2020, Galeria aveva già tentato di salvare l'azienda durante un procedimento cosiddetto di “schermo protettivo”. La procedura concorsuale è stata poi prorogata fino alla fine di settembre.
In caso di insolvenza, un amministratore designato dal tribunale sovrintende al salvataggio, mentre la direzione dell'azienda mantiene il controllo, ricevendo al contempo la consulenza di un esperto esterno in risanamenti aziendali.
Nel caso di Galeria, Frank Kebekus, un avvocato basato a Düsseldorf, dovrebbe, secondo le informazioni del settimanale Wirtschaftswoche, essere il responsabile dell'amministrazione provvisoria dei beni. Il consulente fiscale Arndt Geiwitz dovrebbe guidare il turnaround operativo. Nella primavera del 2020 i due esperti avevano già occupato queste stesse posizioni durante la prima dichiarazione di fallimento. All'epoca erano stati chiusi circa 40 negozi, persi quasi 4.000 posti di lavoro e cancellati oltre 2 miliardi di euro di debiti.
Tuttavia, Jörg Funder, esperto di strategia aziendale dell'Università di Worms, ha espresso un giudizio retrospettivo: “Quando Galeria è fallita nel 2020, i tagli non erano stati abbastanza profondi”. La volontà politica e la preoccupazione per la viabilità di molti centri cittadini in caso di chiusura dei grandi magazzini, ma anche gli interessi del proprietario Signa, lo avrebbero a suo tempo impedito. “I department store hanno una ragione d’essere ben precisa, ma hanno bisogno di un ampio bacino d’utenza. Ecco perché in Germania c'è spazio solo per 50-60 entità, non per i 131 grandi magazzini Galeria”, ha affermato Jörg Funder.
Il numero di grandi magazzini in grado di sopravvivere in Germania a lungo termine è un altro argomento controverso tra gli esperti. Johannes Berentzen, amministratore delegato della società di consulenza strategica aziendale BBE, vede spazio per meno di 100 grandi magazzini sul territorio tedesco. “E queste aziende possono avere un futuro solo se la qualità dell'accoglienza e il modello di business saranno notevolmente migliorati”.
Berentzen è uno dei più ottimisti. Lovro Mandac, ex amministratore delegato di Kaufhof, stima che alla fine in Germania rimarranno solamente dai 40 ai 50 grandi magazzini. Una recente analisi del settimanale tedesco dedicato al settore immobiliare Immobilienzeitung conclude addirittura che solo 30 negozi su 131 abbiano prospettive rassicuranti. Tutti gli altri avrebbero qualcosa di cui preoccuparsi.
Miguel Müllenbach ha riconosciuto nella lettera ai dipendenti: “È ancora una volta nostro dovere passare tutto, proprio tutto, al setaccio nelle settimane a venire”. Tuttavia, ha cercato di infondere qualche speranza. “Galeria ha un futuro”, ha detto, promettendo che il gruppo continuerà a svolgere una funzione essenziale per i centri cittadini tedeschi.