Pitti Uomo 96: impatto media record da 14 milioni di euro secondo Launchmetrics

Di

Edoardo Meliado

Pubblicato il
25 giu 2019

L’edizione estiva di Pitti Uomo, la numero 96 (11-14 giugno), si è chiusa a segno “meno”, con un calo dell’affluenza di circa il 3% dei visitatori. La flessione, tuttavia, non ha minimante scalfito l’impatto mediatico generato dalla manifestazione che, secondo un’analisi dello specialista Launchmetrics, avrebbe toccato, a questo giro, un valore di 14 milioni di euro.

Ben al di sopra, quindi, del risultato conseguito dal salone lo scorso gennaio, quando il MIV (media impact value) segnava 10 milioni di euro. Complici, spiega il report, tutti gli eventi collaterali, come e sfilate e presentazioni in città e in Fortezza, organizzati da Pitti Immagine, che hanno hanno rappresentato il 57,7% del coverage totale della rassegna di abbigliamento maschile.
 
Quest’anno, infatti, il calendario della rassegna ha fatto il pieno di nomi importanti, includendovi i blasonati Givenchy, Salvatore Ferragamo, MSGM, Marco De Vincenzo e Armani, presente con la sua etichetta più giovane, A|X Armani Exchange.

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In generale, afferma Launchmetrics, Pitti Uomo 96 ha fatto registrate 16mila placement, con un certo equilibrio tra il coverage online e social. E Nonostante l’online abbia offerto un numero maggiore di placement (53,2% vs 46,8%), prosegue l’analista, i social network sono stati fondamentali in termini di valore in quanto hanno rappresentato il 57,1% del MIV totale. 
 
I Media si confermano la Voce che performa meglio per Pitti Uomo, generando il 55,1% del MIV totale. E grazie agli importanti brand che hanno partecipato a questa edizione, conclude Launchmetrics, la Voce Partner ha registrato una significativa crescita, raggiungendo il 16,8% del valore totale.